Palazzo Edilmonte, un nuovo capitolo: il Codacons ricorre al Tar e vince
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fonte:
- Il Messaggero
ROCCARASO – Torna in auge la vicenda del palazzo ex Edilmonte, situato in località vallone San Rocco e oggetto di contenzioso e dubbi sui pericoli idrogeologici e della quale ancora oggi non è ben chiaro se il manufatto dovrà essere demolito. Il Tar Abruzzo ha accolto il ricorso del Codacons nei confronti del comune di Roccarso con quattro gruppi di motivi aggiuntivi. Il ricorso è relativo all’ illegittimità e conseguente annullamento dei rinnovi dei permessi a costruire e di una convenzione che il comune aveva programmato, senza attendere la definizione della progettazione di sicurezza posta a carico della società controinteressata. Altri capi di impugnativa del ricorso, invece, sono stati respinti. In pratica, il comune avrebbe dovuto coordinare e subordinare il rinnovo delle concessioni a sanatoria, prevedendo la valutazione dell’ iter progettuale nella sua interezza, senza intervenire con atti autorizzativi che non contemplavano le prescrizioni in ordine alla mappatura idrogeologica. Il progetto andava valutato complessivamente. Precedentemente, il Tribunale di Sulmona aveva ordinato la demolizione del manufatto, cosa che secondo il Codacons, non avrebbe consentito al comune la ricerca di soluzioni diverse dall’ abbattimento fisico delle opere. Nel corso del processo, però, il reato urbanistico si è estinto, anche se sia in primo che in secondo grado i giudici amministrativi avevano ritenuto sussistente quel motivo basato sulla condizione di serio pericolo in cui versava il fabbricato, a causa della natura del suolo e dei luoghi, connotati da una pendenza pari anche al 100 per cento. Nell’ istruttoria eseguita dal Dipartimento della protezione Civile non si riteneva affatto insanabile lo stato di pericolo esistente, tanto da suggerire i rimedi per farvi fronte. So. Pa. RIPRODUZIONE RISERVATA.
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