15 Dicembre 2019

Pacchi fermi, pronte le prime denunce

il codacons: «procediamo per danno esistenziale, leso il sentimento d’ affetto di fare regali» i sindacati dei fattorini: «grande sensibilità unire i diritti dei lavoratori a quelli dei consumatori»
PADOVA Se non suona al campanello di casa, il Natale va risarcito. Le associazioni che difendono i consumatori sono pronte: entro il 24 dicembre i pacchi di Fedex dovranno uscire dai magazzini e raggiungere i legittimi proprietari, pena una reazione collettiva «per danni esistenziali, ancor prima che economici», annuncia il presidente del Codacons Franco Conte. E non se la prende con i 175 driver veneti di Fedex che da giovedì hanno mollato i regali in magazzino per protestare contro le consegne al limite dell’ impossibile (150 a testa in dodici ore), anzi: «Il consumatore non vuole vedersi arrivare a casa uno “schiavo” a consegnargli il pacco. Chiede che quel regalo arrivi in tempo e, soprattutto, che il fattorino sia rispettato nella sua dignità di lavoratore. Sostenendo i diritti dei consumatori cerchiamo di piegare i prepotenti di questa società». Il danno patrimoniale dovuto alla consegna in ritardo lascia il tempo che trova, sostiene Codacons, ma quello esistenziale del Natale rovinato «c’ è eccome». «E’ una lesione al mio sentimento di fare un presente che diventa una testimonianza di stima e affetto – spiega Conte – e ha valore giuridico. Questo è il danno che chiederemo a Fedex. Gli acquirenti ci mandino una e-mail in cui descrivono il caso. Noi le raccoglieremo e, per iniziare, manderemo una nota a questi “potenti internazionali”, che vanno educati». La strategia è di fare leva sulla reputazione dell’ azienda. «L’ etica della reputazione – insegna Conte – non si fa subendo, ma reagendo a situazioni come queste. Se da oggi in poi l’ azienda non mette a posto il contratto dei driver, possiamo fare una diffida anche al venditore del prodotto che c’ è dentro al pacco, informandolo che Fedex non ha garantito la consegna. Il venditore che dopo la diffida incarica ancora Fedex per la consegna dei suoi prodotti a quel punto non può più esimersi dalla responsabilità dei ritardi, non può più dire che non lo sapeva». Arrabbiature pronte a infuocare anche la casella e-mail di Adico: «Ma ancor prima meglio che il cittadino invii un fax già oggi a Fedex, intimando all’ azienda che, se entro il 24 dicembre non consegnerà il pacco, agirà nei suoi confronti chiedendo adeguato indennizzo morale – invita il presidente Carlo Garofolini -. Così si può già da ora mettere in mora l’ azienda, non solo per un risarcimento, ma per il danno morale. Certo, è più importante un lavoro dignitoso che ricevere un regalo in tempo per Natale. Ma se la pressione dei consumatori può diventare un aiuto, allora è bene allearsi, soprattutto a Natale». E l’ idea entusiasma i sindacati: «Unire diritti dei cittadini a quelli dei lavoratori è sintomo di grande sensibilità – ringrazia Romeo Barutta di Filt Cgil Veneto -. Più i consumatori stanno attenti e più dovranno esserlo le imprese con i propri dipendenti». Attenzione da dare anche al regalo cliccato: lo shopping on line va vaccinato, assicura Adico, con quattro semplici regole. Altrimenti la fregatura è dentro il pacco, in ritardo e pure vuoto: «Per prima cosa leggete le recensioni: se sono negative, alla larga; verificate sempre la presenza nel sito di numeri a cui qualcuno risponde in caso di problemi; cercate di pagare in contrassegno, o al massimo date un acconto minimo; scegliete un sito di e-commerce sicuro, con la presenza del lucchetto sulla barra d’ indirizzo; preferite aziende che abbiano sede in Italia, perché altrimenti la trafila del recesso, quando va bene, è molto più complicata».
giulia busetto

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