26 Gennaio 2001

OSCURE MANOVRE DIETRO IL PALAZZO ABUSIVO EDILMONTE NEL VALLONE S.ROCCO A ROCCARASO

MENTRE IL PROPRIETARIO PASSA VELINE AI GIORNALI E IL TRIBUNALE PENALE DELL’AQUILA DOMANI 10 GENNAIO PROCESSA I FUNZIONARI DELLA REGIONE PER UN PRESUNTO ERRORE IN UNA TAVOLA GRAFICA SI SCOPRE CHE IL PALAZZO ABUSIVO E’ UNA TRAPPOLA PER TOPI DENUNCIATI DUE PERITI GEOLOGI ABRUZZESI , PADRE E FIGLIA, CHE HANNO LAVORATO PER LA PROCURA E PER IL PROPRIETARIO COPIANDO LA PERIZIA

ALTRI FALSI NELLE PERIZIE : IL CONSIGLIO DI STATO BLOCCA DI NUOVO "QUALSIASI UTILIZZAZIONE DEL PALAZZO" FINO A CHE NON SI CHIARIRANNO LE COSE
L’ORDINE DEI GEOLOGI ABRUZZESI CHIAMATO A DECIDERE SE DUE ISCRITTI ALL’ORDINE, PADRE E FIGLIA, POSSANO EFFETTUARE LA STESSA PERIZIA , UNO PER LA PROCURA E L’ALTRA PER IL DENUNCIANTE COSTRUTTORE
UN FALSO CLAMOROSO NELLA PERIZIA VOLEVA NASCONDERE CHE IL PALAZZO E’ SOTTO UN COSTONE FRANOSO CON COEFFICIENTE DI SICUREZZA INFERIORE A QUELLO DI LEGGE CHI E’ L’ALTO MAGISTRATO IN PENSIONE VERO PROPRIETARIO DEL PALAZZO ABUSIVO? UN CONCORSO A PREMI PER METTERE FINE ALLE VOCI INSISTENTI

La quarta sezione del Consiglio di Stato ha nuovamente bloccato qualsiasi utilizzazione del palazzo abusivo costruito al centro di Roccaraso e ora proprietà della società D’Aurora. Nei prossimi giorni depositerà una sentenza con cui dovrebbe decidere approfonditi accertamenti sulla vicenda e in particolare sulla pericolosità geologica del sito sotto il quale il palazzo, come una trappola per topi, è costruito.
Per rispetto del dovere di cronaca, e dopo aver letto , il 23.12 u.s., un articolo su un importante quotidiano abruzzese che pubblica notizie diffuse dal proprietario di un palazzo costruito al centro di Roccaraso abusivamente e per la cui costruzione ex sindaco e costruttore sono stati condannati alla galera per abuso continuato e aggravato di atti di ufficio con sentenza passata in giudicato e ordine di demolizione del Tribunale penale di Sulmona, riportiamo di seguito integralmente la denuncia alla Procura dell?Aquila e di Sulmona e all’Ordine dei geologi abruzzese, depositata in questi giorni in cui si tratta di due periti geologi che avrebbero commesso gravi scorrettezze nell’ambito della vicenda che si trascina da 15 anni. Nella denuncia si chiede anche di accertare la sussistenza di falsi peritali relativamente ai coefficienti di sicurezza del costone sotto il quale è costruito il palazzo. Intanto il CODACONS ha lanciato un concorso a premio tra i cittadini: chi segnalerà chi è l’alto Magistrato in pensione che, secondo le voci, ha fortissimi interessi nella vicenda, vincerà una settimana di vacanza a Roccaraso compreso lo sky pass gratuito per 4 persone. E se nessuno saprà individuarlo, finalmente si porrà la parola fine, alla insistente voce, che tutti si augurano sia infondata, che continua ad indicare soggetti VIP interessati sviando le indagini e facendo perdere tempo ai cronisti e agli investigatori.
Ecco intanto uno stralcio della memoria difensiva presentata dal Codacons al Consiglio di Stato e inviata alla Procura della Repubblica di Aquila e Sulmona:
"una consulenza di parte falsa fu presentata in una udienza di sospensiva, su di essa si decise favorevolmente alla società, dopo 24 ore la consulenza che nessuno aveva potuto esaminare era sparita dal fascicolo in modo non elegante e solo una volta ritrovata in copia si potè, troppo tardi, appurare che recava un disegno del costone con una acclività inferiore della metà rispetto al reale. Parliamo della perizia Ciampoli e Rampello, presa in esame ora anche dai ‘disattenti’ consulenti, davvero ‘ineffabili’ , del PM sulmonese. E, infatti, la controparte, inavvertitamente, ci ha reso un favore non indifferente, depositando altre perizie a grappolo , disposte dall’ufficio del pm di Sulmona su questo mistero del ‘rischio geologico del sito e del costone’. Qui di seguito vedremo perché. Dunque un professore della Sapienza (prof. Lembo Fazio) e il presidente nazionale dell’Ordine dei geologi (prof. Floriano Villa) , incaricati dal Comune di Roccaraso, che certo non è animato in questa vicenda dal desiderio di guadagnare dieci miliardi, come il proprietario, da una ipotetica mancata autorizzazione edilizia al ‘mostro’, hanno documentatamente segnalato i seri rischi di frane e crolli che incomberebbero sulle famiglie una volta insediate in quel manufatto. Prima di loro, il Sindaco, poi condannato alla galera per aver abusivamente dato la licenza al costruttore, e inquisito per abuso anche per aver concesso a costui le sanatorie oggi all’esame del CDS, e considerate dal Giudice penale di primo grado il ‘completamento del disegno criminoso’ diretto a far conseguire al reo il ‘bottino’ dei ripetuti atti criminosi (la corte d’appello penale eliminerà questa imputazione per un vizio formale della contestazione), aveva ordinato una perizia ad un certo ing. Giansante, perizia anche questa alquanto generosa, anche se si guardava bene dal dire OK! ma sollevava dubbi e paure per non incorrere in successive responsabilità’. e sulla base di essa aveva addirittura variato il PRG per favorire il costruttore (poi Il CDS annullerà la variante vergognosa e anch’essa criminale, sempre secondo la qualificazione datane dalle sentenze penali passate in giudicato). Poi , nel futuro della vicenda, i ‘periti’ si sprecheranno davvero. Oggi, sulla questione cardine del rischio geologico, oltre a quelle dei due nominati dal Comune (Fazio e Villa), dei due della società (Ciampoli e Rampello), abbiamo altre due…di Mancini padre e Mancini figlia , geologi abruzzesi , quella dell’ufficio tecnico comunale depositata a luglio scorso, e, infine, una sorpresa (!!!)?abbiamo ritrovato l’unica perizia di epoca ‘non sospetta’ e di provenienza ‘non sospetta’, quella ordinata dalla società Edilmonte nel 1986 in occasione della presentazione della domanda di concessione edilizia.
Ma prima di rileggere alcuni passi di queste perizie una ulteriore parentesi: dunque il Sindaco condannato fece fare la perizia Giansante per il Comune da un ingegnere che, ora abbiamo scoperto, era in qualche modo coinvolto proprio nella società Rotary Drill, pagata dal costruttore, infatti si legge nella carta intestata di questo prezioso ritrovamento, in alto a sinistra (vedi all.3): ROTARY DRILL’Geologia Giansante..con la ‘G’ che campeggia all’inizio di Geologia e di Giansante’Ma non possiamo ancora chiudere la dolorosa parentesi: infatti, al nostro occhio malizioso ed attento non è sfuggito che l’attuale proprietario, molto attivo e mobile per le stanze del Potere e degli uffici giudiziari, al fine di rimuovere in qualche modo l’ultimo insuperabile ostacolo alla realizzazione del profitto industriale derivante dal palazzo (ossia il rischio geologico grave di frana del costone sovrastante), non ha potuto far altro che inoltrare una raffica di denunce penali contro tutti per falso (soprattutto per i pareri tecnici preclusivi) e abuso. Il PM di Sulmona chiedeva l?archiviazione delle denunce, ma la Procura Generale della Corte d’Appello (fatto davvero inconsueto) avocava a sé il procedimento e disponeva perizie e richieste di rinvio a giudizio, ora all’esame del GIP. Ma – udite, udite!! – il PM nomina un geologo , il dott. Antonio M., di cui abbiamo una CT depositata che nelle conclusioni riprende pedissequamente le conclusioni della perizie dei CT di parte della società Ciampoli e Rampello. Successivamente (?) la società, non contenta ingaggia la figlia geologa del M. geologo del PM e si fa fare una perizia di parte, depositata a luglio scorso dinanzi al CDS, ma la perizia risulta la stessa fatta dal papà per il PM salvo poche righe aggiunte qua e là. Da cui c’è da augurarsi che la perizia del babbo sia stata resa pubblica prima che la figlia periziasse a sua volta ricopiandola (altrimenti vi sarebbe il reato di rivelazione di segreto istruttorio) e che il compenso pagato alla figlia per un lavoro fatto dal padre per la Giustizia sia stato almeno basso. visto che la perizia l’aveva già pagata la collettività con le spese di Giustizia . Ovvero c’è da augurarsi che la Giustizia non abbia pagato il padre se la D’Aurora, per lo stesso identico elaborato ha pagato la figlia… Insomma un pateracchio indecente. Infatti, il grave è che ambedue le perizie, quella del padre e quella della figlia sono sostanzialmente FALSE visto che concludono riportandosi alle conclusioni della perizia di parte Rampello – Ciampoli MA SOLO PER UNA PARTE ININFLUENTE, OSSIA SOLO PER LE ANALISI EFFETTUATE DAI DUE SOLERTI INGEGNERI PER I C.D. ‘SCORRIMENTI PROFONDI’ LADDOVE I DUE CONCLUDONO PER COEFFICIENTI TRANQUILLANTI DI 2,23 E 2,41, AMPIAMENTE SUPERIORI AL LIMITE DI 1,3 PREVISTO DAL DM DEL 1988. Senonchè:
A) Ciampoli e Rampello a loro volta hanno dato quei numeri a fantasia, NON AVENDO EFFETTUATO NESSUN CAROTAGGIO DEL TERRENO (COME DA LORO STESSI AFFERMATO) sicchè non si capisce come abbiano potuto esaminare il terreno ‘per un intervallo di profondità compreso tra 10 e 25 metri’ (così testualmente scrivono falsificando ancora a pag. 11, sec. Capov.)
B) Ma la cosa più grave è che i due ingegneri padre e figlia OMETTONO DOLOSAMENTE DI RIPORTARE LA PARTE DELLA CT RAMPELLO-CIAMPOLI DI PAG. 10-11 PRIMO CAPOV. QUELLA DELLE ANALISI DEI ‘MOVIMENTI FRANOSI SUPERFICIALI’ OSSIA PROPRIO I SOLI CHE INTERESSANO IL PENDIO, E CHE ERA RIPORTATA A PAG. 11, PRIMO CAPOV. E A PAG. 12 SEC. E TERZO CAPOV., E OMETTONO QUESTA PARTE APPARENTEMENTE IN MODO INSPIEGABILE , VISTO CHE I DUE (RAMPELLO E CIAMPOLI) SU TALE ASPETTO CONCLUDEVANO COMUNQUE PER UN COEFFICIENTE TRANQUILLANTE , OSSIA 1,4 (PER LA SEZ. A) E 1,15 (PER LA SEZ.B) A FRONTE DI UN COEFFICIENTE DI SICUREZZA DI (PAG.12 TERZO CAPOV.) ?1,3 IN CONDIZIONI STATICHE E 1,04 IN PRESENZA DI SISMA??.poiché??IL DM DEL 16.1.96 RIGUARDANTE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN ZONE SISMICHE, PRESCRIVE AL PUNTO C.9.3.3. UNA RIDUZIONE DEL 20% DEI COEFFICIENTI DI SICUREZZA PREVISTI DAL DM 11.3.88? (PAG. 12 SEC. CAPOV.) MA ALLORA PERCHE? M. PADRE E FIGLIA SALTANO IL DATO PIU’ TRANQUILLANTE E RISOLUTIVO DI RAMPELLO E CIAMPOLI PER PROMUOVERE A PIENI VOTI (IL PADRE IN NOME DEL POPOLO ITALIANO CHE LO HA DESIGNATO CT DEL PM, E LA FIGLIA IN NOME DEL GIUSTO COMPENSO DOVUTOLE DAL COMMITTENTE COSTRUTTORE) IL ‘MOSTRO’ DEL VALLONE S.ROCCO??? SEMPLICE: PERCHE? SI SONO ACCORTI CHE RAMPELLO E CIAMPOLI HANNO FATTO UN GRAVISSIMO FALSO PER ABBASSARE IL COEFFICIENTE A 1,04 E RIENTRARE COSI’ NEI LIMITI DI SICUREZZA. INFATTI IL DM 16.1.96 PUNTO C.9.3.3. NON DICE ASSOLUTAMENTE QUEL CHE SI INVENTANO I DUE SCIENZIATI CIAMPOLI E RAMPELLO RICOPIATI DAI DUE GEOLOGI BABBO E FIGLIOLA, MA SI RIFERISCE ESCLUSIVAMENTE "AI PROVVEDIMENTI TECNICI IN FONDAZIONE NEGLI INTERVENTI DI ADEGUAMENTO? DI MANUFATTI GIA’ PREESISTENTI" (ALL. 4, DM 1996), E GIAMMAI ALLA COSTRUZIONE DEI MANUFATTI, PER I QUALI RESTA OBBLIGATORIO IL COEFFICIENTE MINIMO (ALL.5 DM 1988) DI 1,3. (PUNTO G.3.2. DEL DM 1988).
Allora – e potremmo concludere – abbiamo in atti la prova documentale, derivante da consulenti della stessa società costruttrice, che il palazzo non rispetta i limiti di sicurezza previsti dalla legge per le collocazioni sotto i pendii, e che quindi autorizzare l’abitazione in esso equivale a dare a 30 famiglie la licenza di… morire.
Per tutto quanto sopra esposto copia della presente memoria viene inviata al Procuratore della Repubblica di Sulmona, al Procuratore Generale della Corte d’Appello de L’Aquila e al GIP presso il Tribunale Penale de L’Aquila perché avviino, se del caso, le obbligatorie azioni penali nei confronti dei responsabili di reato.’ 

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