Orenove/7. Zanonato: basta aumenti della benzina alla vigilia dell’esodo
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fonte:
- Velino.it
Orenove/7. Zanonato: basta aumenti della benzina alla vigilia dell’esodo
“Il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, tira le orecchie ai petrolieri e assicura che con le ferie arriverà anche lo stop al caro benzina. Intanto da questa sera fino a venerdì parte la serrata dei distributori sparsi per autostrade, tangenziali e raccordi. Una protesta che nulla ha a che vedere con gli aumenti record del carburante ma che le associazioni dei gestori hanno confermato ieri per protestare contro il ‘caro royalty’, che società autostradali e compagnie petrolifere imporrebbero sul carburante venduto in autostrada”. Lo scrive La Stampa, che prosegue: “Insomma, la benzina rischia di trasformarsi nell’incubo delle vacanze estive 2013, partite già di per se in sordina a causa della crisi. Ma se per lo sciopero basterà premunirsi con il pieno, contro l’impennata di aumenti, che ha toccato pochi giorni fa la punta massima di 1,865 euro per un litro di verde, non resta che appigliarsi alle parole pronunciate ieri da Zanonato, che posando la prima pietra della nuova linea elettrica ItaliaFrancia ha tuonato: ‘Basta aumenti del carburante durante la stagione estiva quando il consumo aumenta’. Parole che il titolare dello Sviluppo è intenzionato a far seguire da un richiamo formale ai petrolieri. Quanto efficace lo scoprirà presto il popolo dei vacanzieri. Anche se il Codacons già parla di ‘iniziativa inutile’. ‘È come chiedere al lupo di non mangiare la pecora’, ironizza il presidente Carlo Rienzi, che chiede invece al governo di accertare attraverso la Guardia di Finanza ‘cosa avviene realmente nella formazione dei listini’ per denunciare eventuali speculazioni. Il ministro sembra però convinto del fatto suo, si appresta a tirar fuori il cartellino giallo ai petrolieri, ma intanto ammette di aver parlato con qualcuno di loro e di aver predisposto un piano per impedire nuovi aumenti. Qualche giustificazione alle big-company del carburante però la concede. ‘Il rincaro è prevalentemente dovuto ad un aumento del greggio e della domanda e per questo i petrolieri aumento il prezzo’, ha spiegato. Precisando subito dopo ‘che lo stacco tra quanto crescono i listini europei rispetto ai nostri è minimo’. Parole che i dati diffusi dalla Cgia di Mestre sembrano però smentire, indicando negli automobilisti italiani quelli che pagano di più un pieno di benzina in Europa insieme agli olandesi, dove se non altro la quota che intasca lo Stato, è più alta…”.
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