15 Settembre 2003

«Ora incrociamo i dati tra Regione e Comuni»

LE LISTE ASL

«Ora incrociamo i dati tra Regione e Comuni»








«Se stanno emergendo questi scandali è anche merito nostro». Bruno Prestagiovanni, assessore regionale all?informatica, commenta così l?autodenuncia del medici di famiglia che continuano a trovare negli elenchi degli assistiti persone morte o trasferite. «Abbiamo lavorato bene, abbiamo messo on line gli elenchi che tutti i medici possono consultare attraverso internet con lo scopo di arrivare a sistemare definitivamente il fenomeno dei pazienti ?fantasma? – aggiunge l?assessore -. Ora stiamo tentando un intreccio tra le banche dati dei Comuni, almeno quelli più grandi, perché se ci sono errori e ritardi la soluzione sta proprio nella gestione dei dati».
Il meccanismo di revisione degli elenchi in effetti è piuttosto complesso: i medici di famiglia, quando vengono a conoscenza di un decesso o di un trasferimento, comunicano l?evento alla Asl che a suo volta trasferisce le informazioni al centro regionale che gestisce tutti i dati. Nello stesso momento, parallelamente ma ogni mese, l?anagrafe di ogni Comune comunica le stesse cose alla Asl che si rivolge alla Regione. «Bisogna però sottolineare – commenta Prestagiovanni – che possiamo intervenire solo se c?è la comunicazione ufficiale dell?anagrafe perché è l?unico atto che possiamo tenere in considerazione». Per velocizzare lo spostamento dei dati, la scorsa settimana l?assessore regionale, alcuni tecnici e l?assessore capitolino alla ?semplificazione? Mariella Gramaglia, si sono incontrati per verificare se sarà possibile in tempi abbastanza rapidi far comunicare direttamente i ?cervelloni? del Comune con quelli della Regione. «In questo modo – spiega l?assessore della Pisana – sarebbe tutto più semplice e il cittadino potrebbe produrre in tempo reale le informazioni necessarie per l?aggiornamento delle banche dati regionali, comprese quelle che gestiscono gli elenchi dei medici di famiglia».
Intanto ieri il Codacons ha promesso, attraverso il suo presidente Carlo Renzi, che presenterà un esposto alla Procura di Roma. Lo scopo dell?iniziativa è quello di sperare in un?inchiesta giudiziaria che accerti se è stato commesso il reato di truffa da parte dei medici di famiglia o di omesso controllo da parte della Regione.

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