28 Settembre 2013

Ora è in arrivo l’ aumento Iva

Ora è in arrivo l’ aumento Iva

 

ROMA. È incertezza sull’ aliquota Iva, che in assenza di provvedimenti scatterebbe al 22% a partire dal primo ottobre. Il Consiglio dei ministri, in attesa del previsto chiarimento politico, non ha approvato ieri la manovrina che prevedeva il rinvio al primo gennaio 2014 dell’ aumento dell’ Iva, e in compenso l’ aumento degli acconti Ires e Irap e della benzina. Previsti anche tagli ai ministeri per consentire all’ Italia di rispettare il tetto del 3% del deficit, con l’ eccezione della scuola e dell’ Expo che verrebbero salvati dalla sforbiciata. Provvedimenti per tre miliardi, nel complesso, che per ora rimangono gongelati. Ma ecco le misure principali. tobre a gennaio l’ aumento dal 21% al 22% dell’ Iva. Prima della fine dell’ anno verranno «ridefinite le misure delle aliquote ridotte» dell’ Iva «nonché gli elenchi» dei beni. Una richiesta, quest’ ultima, che arriva dall’ Ue e che certo preannuncia l’ arrivo di altre novità. delle accise sui carburanti per 2 centesimi al litro fino a dicembre 2013 e poi fino al 15 febbraio 2015 di 2,5 cent al litro. il mix delle tasse sulle sigarette ed i tabacchi. Ma per i contribuenti non cambia nulla, il prezzo di vendita rimane immutato. Nel già complesso meccanismo di tassazione delle sigarette sale l’ Iva di un punto, ma l’ aggravio viene compensato da una equivalente riduzione dell’ accisa. ACCONTI. Le coperture per il mancato rialzo dell’ Iva a ottobre arriveranno dall’ aumento degli acconti dell’ Ires e dell’ Irap per il solo 2013 dal 101 al 103%. CIG. Rifinanziamento per ulteriori 330 milioni della Cassa integrazione in deroga per il 2013. PO. Tagli ai ministeri per garantire il rientro del deficit sotto il 3%, fatti salvi la ricerca e l’ Expo Milano 2015. IVA, STOP PER TUTTO 2013. Slitta da otBENZINA, RINCARI IN ARRIVO. Rincaro TABACCHI, CAMBIA MIX TASSE. Cambia TAGLI A MINISTERI, SALVI RICERCA E EX DERIVATI. Arriva la garanzia dello Stato sui derivati tramite ‘collateral’ bilaterale, con l’ obiettivo di adeguare la gestione del portafogli di strumenti derivati ai nuovi orientamenti regolamentari del settore finanziario. SANATORIA GIOCHI. Cala dal 25 al 20% il prelievo per la «definizione agevolata», di fatto una sanatoria, relativa al contenzioso tra lo Stato e i concessionari dei giochi. IMU E COMUNI. Arrivano altri 120 milioni di euro per il fondo di solidarietà comunale istituito per il 2013 per compensare i Comuni del mancato gettito Imu. IRAP E IRPEF. Rischio aumento dell’ Irap e dell’ addizionale Irpef per le Regioni sottoposte a piani di rientro. Le risorse dovranno andare a copertura della spesa sanitaria. e snellire le procedure di dismissione degli immobili dello Stato. venta facoltativo, ma la norma è ancora sub iudice da parte dei guardiani della Ragioneria – l’ obbligo per gli enti locali di procedere alla salvaguardia degli equilibri di bilancio. SOCIAL CARD. In arrivo 35 milioni per il 2013 per rifinanziare la carta acquisti. Il decreto nel complesso va incontro alle richieste delle associazioni dei consumatori e di quelle di commercianti ed artigiani e, a livello politico, di tutte le forze di maggioranza. Ma le imprese, come ha ricordato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi sottolineando che lo stop all’ Iva non è la priorità mentre lo è il taglio delle tasse sul lavoro, si vedono penalizzate dalla coperture finanziarie: aumento degli acconti Ires (al 103%) e Irap di novembre, che darebbero 890 milioni allo Stato. Certo non è un aumento di tasse bensì una anticipazione, tuttavia, afferma il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi «in una fase economica così difficile e di scarsa liquidità, chiedere un ulteriore sforzo alle imprese sarebbe eccessivo». L’ altra copertura si spalma su tutti, ed è l’ incremento delle accise sui carburanti per 2 centesimi al litro fino a dicembre 2013 e poi fino al 15 febbraio 2015 di 2,5 centesimi. Contro di essa si scagliano in molti, dall’ Unione petrolifera, che parla di scelta «irresponsabile», al Codacons che quantifica in 66 euro i maggiori costi per famiglia. Ma al governo servivano il miliardo per lo stop all’ Iva, i 330 milioni per la cig in deroga, 35 milioni per la social card e altri 120 milioni per compensare i comuni dal mancato gettito Imu. DISMISSIONI IMMOBILI. Semplificare BILANCI ENTI LOCALI. Per il 2013 di.

 

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