7 Agosto 2007

Ora il Governo tagli le unghie alla speculazione

L`Adiconsum: “Non servono le misure tampone“
“Ora il Governo tagli le unghie alla speculazione“

Sul caro-benzina proprio non ci stanno. I consumatori rilanciano: “Il Governo dovrebbe intervenire tagliando le unghie alla speculazione e al libero arbitrio delle sette sorelle, fissando per decreto i paletti entro i quali devono avvenire le variazioni, al ribasso o al rialzo del brent acquistato“. Anche perché “ogni centesimo in più del prezzo delle benzine si traduce in un ricavo di circa 19 milioni di euro per i petrolieri. E – sottolineano i presidenti di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti – solo in queste ultime settimane la variazione in più di circa 5 centesimi del prezzo della benzina ha causato perdite per i cittadini di almeno 3 euro a pieno, circa 1,1 miliardi annui“. I consumatori annunciano così uno sciopero “bianco“ degli automobilisti a Ferragosto, proclamato dal Codacons contro le “speculazioni“ con l`invito a “boicottare, nei giorni 13, 14 e 15 agosto, quelle marche di benzina che non ridurranno il prezzo alla pompa di almeno 3 centesimi al litro“. L`Adiconsum chiede invece di “affrontare il problema in maniera organica e non con misure tampone“. I gestori – che hanno chiesto ufficialmente di essere convocati al tavolo del 10 agosto al ministero dello Sviluppo economico – si preparano intanto a presentare “una piattaforma di possibili interventi, tesi a rimuovere i veri ostacoli al mercato e alla concorrenza, rispetto ai quali – precisa la Fegica-Cisl, una delle tre sigle di rappresentanza della categoria – nessuno, finora, ha mostrato la reale intenzione di agire. Interventi che, se attuati, potrebbero rapidamente azzerare il delta con l`Europa“.

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