Ora fare il pieno è un lusso
-
fonte:
- Il Secolo XIX
Carburanti alle stelle. La benzina più cara a Chiavari. Scarti di oltre 10 centesimi tra un gestore e l`altro
Da maggio dell`anno scorso il gasolio è aumentato quasi del venti per cento, la verde dell`8
A Recco i tre distributori fanno cartello: il prezzo per i diesel è il più alto della Riviera
Il problema è che fondi sufficienti a investire nella ricerca di energie alternative le hanno solo le compagnie petrolifere, che non hanno interesse a sviluppare nuove forme di carburante. Il problema tocca direttamente i portafogli di ciascuna famiglia, che ha gli stipendi ancorati all`inflazione programmata (intorno al 2%) e vede invece impennarsi i prezzi per il trasporto a percentuali da capogiro. Che si ripercuotono su ogni bene, poiché le merci viaggiano in Italia su gomma e non su rotaia. Il problema è di enormi proporzioni, perché in dieci mesi nel Levante il costo delle benzine è balzato a livelli astronomici.
La super senza piombo ha avuto un incremento che sfonda il tetto dell`8 per cento all`Agip di via Fiume a Chiavari. Ma il salto enorme è quello della diesel. Forse perché le compagnie, per non colpire eccessivamente un prodotto che aveva già raggiunto livelli di guardia, hanno cercato di rivalersi su quello che aveva un prezzo inferiore. L`incremento percentuale sfiora il 20% sempre all`Agip di via Fiume a Chiavari, il distributore più caro del Tigullio. Ma non che altrove le cose vadano meglio: la media degli aumenti è del 15,34%, sebbene in sei distributori si superi la soglia del 17%. Tre dei quali sono a Recco, dove si è formato una sorta di cartello, un trust fra i gestori.
Non sono da colpevolizzare i gestori con tariffe troppo altre: ci sono distributori che possono tenere i prezzi più bassi perché arrotondano con l`autolavaggio o altri servizi, mentre in altri lo spazio non consente di ricorrere a forme di ricavo alternative. È però evidente che la liberalizzazione dei prezzi si è rivelata un fallimento, sebbene fra un gestore e l`altro si possano trovare scarti fino all`8%. Si risparmia qualche cosa negli automat, quei distributori che non hanno gestore ma solo self service. A discapito però dei livelli occupazionali e di quelle persone (anziani o portatori di handicap) che hanno difficoltà a fare il pieno da sole. Non è colpa dei gestori, l`ultimo anello della catena. E neppure delle compagnie: non è colpa loro se il prezzo del gregge ha un`escalation che non pare avere fine.
I consumatori non sembrano però più disposti a tollerare: «Gli aumenti dei carburanti fanno ingrassare i bilanci dello Stato, che incamera su ogni litro attraverso le accise e l`Iva – accusa il Codacons – Codacons e Listaconsumatori hanno calcolato che, per effetto degli aumenti, nell`ultimo anno in Liguria i consumatori hanno speso 40 milioni di euro solo per le maggiori accise, ossia circa 30,7 euro ad automobilista. Una somma che andrebbe restituita agli utenti. Per questo invitiamo i liguri a inviare una e-mail di protesta alla Presidenza del Consiglio nella quale chiedere la restituzione di quanto incassato». Le due associazioni criticano anche lo sciopero dei benzinai previsto per dopo Pasqua, e chiedono alle istituzioni di consentire l`installazione in Liguria dei benzacartelloni, cioè tabelloni riportanti i prezzi dei carburanti praticati dai gestori, «strumento utile per indirizzare gli automobilisti verso i distributori più convenienti e aumentare la concorrenza nel settore».
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA
-
Tags: accise, automobilisti, benzacartelloni, Benzina, carburante, distributori, Liguria, lista, Prezzi