Oltre mille i migranti nel Cie di Lampedusa
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fonte:
- il Riformista
■ Agosto all’ insegna degli sbarchi. Più di duecento immigrati sono giunti a Lampedusa solo nella giornata di ieri con un barcone proveniente dalla Libia approdato a Cala Pisana. Riprende così l’ afflusso di profughi sull’ isola dopo la giornata di ferragosto trascorsa senza sbarchi. Tra gli immigrati 253 sono uomini, 20 donne e un bambino che verranno trasferiti nei centri di accoglienza di contrada Imbriacola. Insomma è ricominciata la forte ondata di approdi che ha portato nell’ isola oltre 2mila immigrati in pochi giorni, un allarme previsto dal Viminale. Durante la conferenza stampa di ferragosto Maroni, presentando i dati del governo sulla sicurezza, ha infatti spiegato che ci sarà un «probabile incremento» dei flussi migratori ad agosto, ma che «l’ Italia è tuttavia in grado di gestire l’ emergenza con le risorse necessarie: il 95% di soldi italiani e il 5% di risorse europee». Dunque il paese affronta da solo l’ emergenza immigrazione poiché «l’ Ue ha contribuito in modo minimo ai costi di gestione con un fondo europeo insignificante» (una situazione che interessa anche altre Regioni: ieri, in Provincia di Lecce, è stata fermata dai finanzieri del Gruppo Aeronavale di Taranto, una barca a vela con a bordo circa 56 clandestini). «Immigrati trattenuti in violazione dei loro diritti, degrado e sporcizia, malattie, "gabbie" prive di assistenza sanitaria». E’ la denuncia partita dall’ Arci nei giorni scorsi sulla situazione del Cpsa di Lampedusa, dove i migranti «ricevono pochissime informazioni sia in merito alle ragioni per cui sono trattenuti sia in relazione ai loro diritti. Molti di loro non conoscono la procedura d’ asilo, nonostante l’ attività informativa svolta da Unchr ed Oim». Intanto continua lo "smistamento" nelle diverse Regioni: 456 profughi provenienti da Lampedusa sono stati imbarcati lunedì sulla nave Audacia. Oggi il traghetto arriverà a Cagliari dove lascerà 100 passeggeri per proseguire per Genova. Peccato che la Liguria abbia detto stop all’ accoglienza fino a metà settembre: non c’ è posto. Così venerdì prossimo, all’ arrivo dell’ Audacia, la Regione si limiterà a fornire un servizio di accoglienza mentre i migranti saranno accompagnati in altre Regioni, non si sa a questo punto quali ( pensare che proprio in questi giorni era partito il monitoraggio della Protezione civile «per supportare i Soggetti attuatori impegnati nell’ accoglienza dei migranti e per verificare il rispetto degli standard minimi di assistenza e l’ omogeneità di trattamento dei migranti sul territorio»). Sulla questione ospitalità interviene anche il direttore di Migrantes, mons. Perego, che a Radio Vaticana riferisce «la macchina organizzativa a Lampedusa è attualmente rodata» ma «il problema oggi si è spostato sui territori locali». Ora sull’ isola restano 1.180 immigrati cui vanno sommati quelli giunti ieri mattina. Intanto gli abitanti sono in agitazione. Dopo che, nei giorni scorsi, il Codacons ha deciso di diffidare il presidente del Consiglio e il presidente della Regione Siciliana «a procedere al risarcimento dei danni morali e materiali nei confronti degli abitanti, dei commercianti e degli imprenditori che hanno giá subito e che continueranno a subire a lungo in termini di ritorno di immagine e turismo», la Regione Sicilia inizia a correre ai ripari erogando fondi straordinari stanziati ai pescatori delle Pelagie «per i danni causati dall’ emergenza migranti».
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