Oltre 250 voli cancellati negli scali milanesi. Passeggeri inferociti
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fonte:
- Il Resto del Carlino
Lo sciopero paralizza i cieli
Oltre 250 voli cancellati negli scali milanesi. Passeggeri inferociti
MALPENSA (Varese) “SOLO L`HUB di Malpensa può salvare Alitalia“: il messaggio per il Governo era scritto a chiare lettere sullo striscione portato in corteo dai dipendenti aeroportuali che ieri in Lombardia hanno scioperato, con un`adesione che i sindacati stimano dell`80%, per 4 ore, dalle 10 alle 14, per dire “no“ al piano di salvataggio di Alitalia che penalizza il grande scalo lombardo. Ricadute dello sciopero si sono avute anche a Fiumicino (dove dalle 12 alle 16 hanno incrociato le braccia i controllori di volo aderenti all`Ugl e i dipendenti della società di handling Flight Care) con la cancellazione di una decina di voli di Alitalia per Linate e Malpensa, di 5 di Lufthansa, di 4 di Air France e 2 della British Airways. CIRCA 600 lavoratori sotto le bandiere di tutte le sigle sindacali (Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Ugl, Sdl, Flai, Cub Trasporti, Slai Cobas) hanno sfilato lungo il raccordo di accesso al Terminal 1 di Malpensa scandendo slogan in difesa dell`hub varesino e dell`occupazione. Fuori la protesta dei dipendenti – da Sea ad Alitalia, dal catering alle imprese di pulizia, aziende e società le cui attività sono legate alla presenza della compagnia di bandiera – dentro l`aerostazione la rabbia di quanti dovevano partire e sono stati invece costretti a lunghe ore di attesa. Tanti disagi: per chi era già in aeroporto, pronto a partire, e per chi invece lo stava raggiungendo in auto e si è trovato bloccato sulle rampe di accesso al Terminal 1 dal corteo. Qualcuno ha superato “il blocco“ dirigendosi a piedi con la valigia verso l`aerostazione non mancando di manifestare il proprio disappunto verso chi scioperava. PROPRIO il blocco del traffico è stato definito illegittimo dal presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli, che ha puntato l`indice anche contro la scarsa informazione sullo sciopero. Terminata l`agitazione, a Linate si contavano 33 cancellazioni tra gli arrivi e 35 tra le partenze, a Malpensa bilancio decisamente più pesante con 98 voli cancellati tra gli arrivi e 103 tra le partenze. In tutto, sono stati 269 i voli soppressi nei due scali. In corteo tra i lavoratori, ha sfilato anche il presidente della Provincia di Varese, il leghista Marco Reguzzoni, che ha chiesto un incontro urgente con il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi. “LA MIA PRESENZA – ha detto Reguzzoni – è il simbolo dell`unità di intenti che accomuna tutto il territorio nell`affrontare quella che si prospetta come una delle crisi più gravi a cui si sia mai dovuto far fronte. Il Governo deve rendersi conto che tutta la provincia di Varese è schierata a difesa del suo aeroporto, pertanto ha il dovere istituzionale e morale di stare a fianco dei lavoratori e delle famiglie se – ha aggiunto – non vuole che queste, stanche di aspettare una risposta da Roma, attuino manifestazioni di protesta al di fuori dell`ambito istituzionale“. Sostegno ai manifestanti è arrivato anche dall`assessore regionale lombardo alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, che ha ribadito: “Essendo dalla parte di Malpensa sono anche dalla parte dei lavoratori Sea che hanno scioperato contro i tagli di Alitalia“. CATTANEO ha anche sottolineato la preoccupazione per gli esuberi, circa 5000, che potrebbero esserci nel territorio per effetto del disimpegno su Malpensa da parte della compagnia di bandiera. Soddisfatti i rappresentanti sindacali della massiccia adesione allo sciopero. “Il messaggio è chiaro – ha detto Dario Balotta, segretario generale della Fit Cisl Lombardia – è un `no` deciso alla decisione del Governo di spostare i voli a Fiumicino“. Mentre Nino Cortorillo, segretario regionale della Filt Cgil ribadiva che “Malpensa non deve diventare una struttura semivuota o un aeroporto low cost. Il suo ruolo è inscindibile dal quello di Alitalia“.
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