OLIO D’OLIVA: NUOVO TEST COMPARATIVO DE “IL SALVAGENTE” FINISCE AL VAGLIO DELL’ANTITRUST
CODACONS DENUNCIA POSSIBILE CONFLITTO DI INTERESSI, CONCORRENZA SLEALE E SVIAMENTO DELLA CLIENTELA E CHIEDE DI INIBIRE PUBBLICAZIONE DEL TEST
Il nuovo test comparativo sull’olio extravergine d’oliva condotto dalla rivista “Il Salvagente” e che sarà pubblicato a fine mese finisce sul tavolo dell’Antitrust. Il Codacons, dopo la pronuncia dell’Autorità che di recente era intervenuta criticando proprio i test sull’olio Evo condotti dalla testata, ha presentato oggi un nuovo esposto e, contestualmente, una diffida all’Agenzia delle Dogane che ha condotto materialmente le analisi sui vari marchi commerciali.
Si legge nel testo dell’esposto: “Il Salvagente, mediante comunicazione inviata ad alcune Aziende, ha avvisato che la prossima pubblicazione sulla rivista in uscita a fine maggio riguarderà i risultati di un Test condotto presso i laboratori dell’Agenzia delle Dogane di Roma su campioni di olio extravergine, affermando che per alcuni l’esame organolettico è stato negativo, seppur ripetuto sempre presso lo stesso ente pubblico. Tale analisi, sostiene Salvagente, è basata sugli esiti del Panel Test condotto dall’ Agenzia delle Dogane di Roma, ente incaricato periodicamente dalla rivista, mediante rapporto privatistico, per lo svolgimento di verifiche a pagamento, che potrebbero essere utilizzate per creare un mercato di concorrenza distorto.
Nel caso de quo si tratta di “inchieste” reiterate che appaiono assumere i caratteri della vessatorietà, e che potrebbero configurare nei confronti dell’Agenzia delle Dogane una situazione di conflitto di interessi non limitata a una tipologia di atti o procedimenti, ma generalizzata e permanente, cd. strutturale, in relazione alle posizioni ricoperte e alle funzioni attribuite. Nell’assunzione di uno specifico incarico pubblico, l’imparzialità nell’espletamento dell’attività amministrativa risulta pregiudicata in modo sistematico da preesistenti interessi estranei all’esercizio della medesima, mediante l’espletamento di incarichi privati che confliggono con lo scopo dell’Ente di vigilanza e controllo nei confronti di tutti i soggetti coinvolti, e non unicamente di alcune Aziende su incarico di terzi che potrebbero utilizzare i risultati per consentire di effettuare anche una competizione sleale tra produttori di olio extravergine”.
Per tali motivi il Codacons ha chiesto all’Antitrust “in via preliminare di inibire la pubblicazione dell’articolo della rivista Il Salvagente di fine maggio 2023, e di voler accertare se sussistono gli estremi contemplati dagli artt. 501 c.p. e 513 c.p. e 185 T.U.F. attraverso la diffusione da parte di soggetti dotati di credibilità di notizie non attendibili, inidonee e poco chiare, tali per cui queste possono influenzare le scelte altrui o la cd. action based manipulation, valutando i provvedimenti conseguenziali da adottare; di accertare se sussistono i presupposti ai fini della configurabilità dello sviamento della clientela (atto di concorrenza sleale) attraverso l’attiva sollecitazione alla clientela a non avvalersi più dei prodotti delle Aziende bocciate considerato che quanto esposto in fatto e in diritto può rappresentare il tentativo subdolo o denigratorio per accaparrarsi la clientela con atteggiamenti o condotte contrarie alla professionalità e ancor prima alla buona fede e lealtà che deve contraddistinguere i reciproci rapporti”.
Al tempo stesso il Codacons ha diffidato l’Agenzia delle Dogane di Roma a non svolgere attività di analisi di laboratorio in nome e per conto di soggetti privati in quanto si tratta di attività confliggente con gli scopi pubblici dell’Ente.
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