Oggi sciopero Atm. Smog alto ma Ecopass sospeso
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fonte:
- Corriere della Sera
Un’ emergenza nell’ altra. Lo sciopero del trasporto pubblico proclamato per oggi dai sindacati di base Atm «costringe» il Comune a sospendere Ecopass nel pieno dell’ allarme smog. C’ è aria di caos. I giorni consecutivi di polveri fuorilegge sono ormai tredici, i livelli di Pm10 quasi doppiano la soglia d’ allarme, il piano Moratti ha fermato da ieri le auto e i motorini più vecchi e inquinanti, i vigili urbani hanno staccato le prime (poche) multe, la Regione ha convocato per domani la cabina di regia al Pirellone, Milano si avvia verso una domenica di blocco totale del traffico ma l’ urgenza è oggi, e scompagina i programmi. L’ agitazione indetta da Cub e Cobas rischia di paralizzare il servizio di bus, tram e metrò. E’ già successo il 10 dicembre: sciopero selvaggio. Atm stima un’ adesione vicina al 40 per cento e il Comune, «per evitare disagi ai cittadini» , spegne le telecamere del ticket: «Ma restano in vigore i divieti previsti nell’ ordinanza per i veicoli a benzina Euro zero e i diesel Euro zero, 1 e 2» , chiarisce il vicesindaco Riccardo De Corato. Protesta il Pd in Comune («Giunta in stato confusionale» ) e in Regione («Troppi ritardi nella politica antismog» ). Così il Verde Enrico Fedrighini: «La sospensione di Ecopass è un’ altra tappa verso il "trapasso assistito e guidato"del ticket» . Ormai, per entrare in centro, paga solo un’ auto su dieci. Il Codacons ha chiesto inutilmente, ieri, la revoca dello sciopero. L’ agitazione è su scala nazionale, chiede il rinnovo del contratto di categoria e proverà a fermare i mezzi tra 8.45 e le 15 e dalle 18 alla fine del servizio (atm-mi. it e numero verde 800.80.81.81). I rappresentanti della Rsu si sono riuniti a lungo, ieri, per «pesare» l’ adesione tra i macchinisti del metrò e i conducenti di autobus e tram, ma fare calcoli al buio è sempre complicato. Una sola certezza: «C’ è insoddisfazione, il rischio che si blocchino le tre linee del metrò è concreto» . L’ incognita Atm raddoppia l’ emergenza. L’ assessore lombardo all’ Ambiente, Marcello Raimondi, ha convocato per domani il «Tavolo Aria» annunciato nei giorni scorsi dal governatore Roberto Formigoni: «Non ci tiriamo indietro rispetto alla richiesta di una regia regionale» . Dal vertice potrebbe uscire un allargamento del blocco domenicale al traffico: toccherà comunque ai Comuni, precisa Formigoni, «prendere provvedimenti ulteriori» . La delibera per Milano sarà firmata dalla Moratti entro sabato, ma solo se le concentrazioni di Pm10 non dovessero scendere sotto la soglia d’ allarme per tre giorni di fila. «Gennaio è il mese tradizionalmente più critico per l’ inquinamento atmosferico – conclude Formigoni- ma non bisogna guardare solo i giorni di superamento delle soglie delle polveri sottili. Bisogna vedere anche di quanto i limiti stessi sono superati, perché negli anni i miglioramenti ci sono stati» . Entro la fine di febbraio, infine, sarà convocata al Pirellone «una nuova riunione delle Regioni del Bacino Padano» . Ieri, a Palazzo Marino, l’ assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna ha riunito un pool di medici e specialisti per individuare nuove misure preventive, partendo da un presupposto: «Ogni aumento di 10 microgrammi di Pm10 oltre il limite giornaliero può comportare il rischio di un incremento del 4 per cento di accessi al pronto soccorso» . Lo sanno bene Legambiente, Wwf, Italia Nostra, Lipu, Ambiente Milano e comitato Milanosìmuove. Che, infatti, non s’ accontentano dell’ ordinanza Moratti. E rilanciano. Il 5 febbraio, davanti a Palazzo Marino, manifestazione di protesta: «Un colpo di tosse per cacciare lo smog che ci soffoca e liberarci dall’ inerzia che ci opprime di Comune, Provincia e Regione» . La richiesta: «Un piano che riduca le auto e dimezzi lo smog in 10 anni» . L’ appello ai milanesi circola su Facebook: «Unitevi a noi, venite in bicicletta, portate i passeggini» . Sarà la marcia delle rotelline. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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