Oggi il cdm vara la manovra
- fonte:
- Metro
ROMA.Sale l’attesa per la conferenza stampa delle 19 quando il presidente del Consiglio Mario Monti, con un giorno di anticipo rispetto al previsto, presenterà la manovra con le misure anti-crisi.
Il giro di consultazioni del week end non ha soddisfatto le parti sociali e le regioni in particolare, che non solo – secondo le anticipazioni – resteranno a bocca asciutta ma che incassano un ulteriore taglio di 5 miliardi ai trasferimenti. L’importo della manovra potrebbe salire a 25 mld. Accanto alla correzione del deficit, per circa metà del totale, ci sarà anche un pacchetto di misure per la crescita. Per reperire risorse si pensa ad un incremento di due punti percentuali delle aliquote Irpef più alte, quelle al 41% e al 43%.
E un aumento di due punti dell’Iva.
Le reazioni
"Non c’è traccia di equità, nemmeno con la lente di ingrandimento", ha commentato ieri le indiscrezioni sulla manovra il leader della Cgil, Susanna Camusso. "Spero di essere smentita domenica", ha aggiunto.
Il Codacons, "contro la crisi economica che attanaglia il nostro Paese, chiede oggi al premier Mario Monti di prendere un provvedimento coraggioso, di cui già da tempo si parla: riaprire e legalizzare le case chiuse". "Una misura come la legalizzazione della prostituzione, se attuata con criterio e in modo intelligente, può apportare reali benefici non solo alle casse dello Stato, ma anche sul fronte sanitario, della sicurezza, e dell’igiene – afferma il presidente Carlo Rienzi – Regolarizzare le case chiuse, infatti, determinerebbe elevati introiti per lo Stato attraverso le tasse, e benefici sugli immobili e indubbi vantaggi sul piano sanitario per le lavoratrici, i clienti e su quello della sicurezza, evitando lo sfruttamento ad opera di criminali senza scrupoli".
Patrimoniale leggera e lusso
Sembra oramai acclarata la reintroduzione dell’Ici, che nel linguaggio governativo è stata battezzata “patrimoniale leggera”, che dovrebbe far pagare progressivamente i proprietari fino a incidere maggiormente tra chi possiede più di una casa. Inoltre sarebbe prevista la formulazione di una sorta di tassa sui beni di lusso. Un intervento, quello allo studio, il cui gettito andrebbe a finanziare la prevista riduzione dell’Irap.
Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, a margine di un seminario sul futuro di Torino, ha spiegato: "Parliamo non di manovra ma di un provvedimento articolato per consentire all’Italia di ritrovare un ruolo attivo in Europa, che permetta di creare le condizioni per una posizione attiva dell’Italia in Europa". "C’è la necessità – ha detto ancora – di coniugare con pari dignità il rigore, l’equità sociale e lo sviluppo per creare le condizioni per una posizione attiva dell’Italia in Europa".
Trasporti pubblici locali
Forse scongiurato il rischio per i pendolari italiani. Le risorse, che da gennaio non sarebbero più bastate per il trasporto ferroviario, sono state incrementate: nella manovra sarebbero previsti 600 milioni per finanziare il trasporto pubblico locale. Lo avrebbe detto ai governatori delle Regioni il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda. Secondo il premier Mario Monti si è trattato di un grande sforzo da parte del governo.
Pensioni
Le quote per le uscite per la pensione di anzianità sono state abolite. Lo riferiscono tecnici che stanno lavorando alla manovra. Si uscirà solo con 41-42 anni di contributi. L’innalzamento dell’età contributiva e di quella per il pensionamento di anzianità: sono i due pilastri su cui si regge l’impalcatura della riforma voluta dal governo. Riforma che non esclude le donne e che prevede delle eccezioni per i lavori usuranti. Domani e domenica le parti sociali vivranno un intenso week end: infatti sono state convocate dal ministro del Welfare per poter affrontare i nodi e trovare una piattaforma comune. La leader della Cgil, Susanna Camusso, ha ribadito che non darà il suo assenso all’aumento dei 40 anni contributivi, considerati limiti invalicabili, ma è partita già da giorni la manovra di avvicinamento da parte degli altri sindacati. La partita è tutta aperta. L’altro argomento correlato, la riforma dei vitalizi dei parlamentari, sarà oggetto di un apposito decreto che sarà firmato martedì alla Camera.
Tracciabilità dei pagamenti
Il governo Monti sta valutando la possibilità di abbassare il limite massimo dei pagamenti in contanti, dagli attuali 2.500 euro determinati nella finanziaria 2011 a 500 o addirittura 300 euro. Al contempo, sarebbero cancellate le commissioni bancarie per i pagamenti effettuati con bancomat e carte di credito, e sarebbero aumentate le commissioni sui prelievi di denaro contante dagli sportelli automatici. Una simile misura renderebbe di fatto inutili, quantomeno per gli usi legali, le banconote da 500 euro, rendendo indispensabile, al cittadino come al turista, il possesso del bancomat o della carta di credito.
Patrimoniale
Sempre più in bilico l’ipotesi di una tassa sul patrimonio netto privato, osteggiata da Pdl e da numerosi gruppi economici e varie lobby. In Italia, il patrimonio netto privato ammonta a circa 8,3 mila miliardi di euro, di cui 3,4 miliardi sono costituiti da conti correnti, depositi, titoli azionari e obbligazioni. Il 10% della popolazione detiene la metà del patrimonio privato netto, oltre quattromila miliardi di euro, cioè più del doppio del debito pubblico italiano.
Con un’imposta dell’1% sui patrimoni del 10% più ricco della popolazione per assicurare allo Stato un gettito di 40 miliardi di euro.
Proposte green
Il ministro per l’ambiente Corrado Clini ha definito due ipotesi di riforma che farà proprie da lunedì e che premerà affinchè possano diventare legge e proposte concrete. Riforme che secondo il titolare del dicastero potranno aiutare la crescita del Paese.
«Le green technology e la prevenzione del rischio idrogeologico sono campi sui quali intervenire e dai quali trarre impulso per la crescita del Paese». In particolare le Politiche e misure ambientali proposte da Clini per la crescita prevedono un piano nazionale per la manutenzione, la sicurezza e la revisione degli usi del territorio, fondato sulle competenze esistenti a livello nazionale, regionale e locale, e sostenuto da un fondo permanente. Clini però guarda anche alla green economy e alle green technology per dare un impulso allo sviluppo italiano, proponendo l’Istituzione della lista delle tecnologie verdi, che contribuiscono alla protezione dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra, e la promozione delle tecnologie verdi attraverso sia il rifinanziamento del “Fondo rotativo del Protocollo di Kyoto” con i proventi della vendita dei permessi di emissione in linea con la direttiva europea “Emissions Trading” sia incentivi fiscali.
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