27 Ottobre 2006

ODORE GAS SCATENA PSICOSI A MILANO,TRE SCUOLE EVACUATE

ODORE GAS SCATENA PSICOSI A MILANO,TRE SCUOLE EVACUATE /ANSA




SEMPRE PIU` ALLARMI IN CITTA` DOPO TRAGICO SCOPPIO VIA LOMELLINA









(ANSA) – MILANO, 26 OTT – I primi a scendere in strada sono

stati i bambini di un asilo accompagnati dagli insegnanti. Poi

altre due scuole e un centro per disabili si sono rapidamente

svuotati, mentre gli inquilini delle case circostanti lasciavano

i loro appartamenti e gli impiegati scappavano dagli uffici. Una

bidella e un operatore sociale si sono sentiti male e sono stati

portati in ospedale.

Sta diventando quasi una psicosi a Milano il timore delle

fughe di gas, che oggi a Milano ha gettato nella paura un intero

quartiere, la zona Rogoredo, nella periferia sud-est della

metropoli. Da oltre un mese l`evento si è verificato più volte

in diverse zone della città. E anche se in nessun caso è stato

sfiorato il dramma di via Lomellina, dove poco più di mese fa

un palazzo è esploso per una fuga di gas provocando quattro

vittime tra cui un bambino, l`apprensione tra i cittadini è

molto forte.

Oggi l`odore acre si è manifestato improvvisamente, e

altrettanto rapidamente, dopo alcune decine di minuti, è

svanito. La `situazione non e` mai stata realmente pericolosa

per la salute pubblicà, hanno poi ripetuto tecnici e vigili del

fuoco. Ma la paura ha travolto tutti e per prime tre scuole, i

cui insegnanti hanno deciso di portare fuori i bambini. “In

tutti la preoccupazione di una possibile esplosione era

evidente“, ha detto un vigile del fuoco di quelli intervenuti

per primi, insieme a polizia, carabineri, vigili e 118.

Erano da poco passate le 10.15 quando si è avvertito l`odore

di gas. I primi a sentirlo sono stati i bambini e i ragazzi

della scuola Madre Teresa di Calcutta (materna,elementari e

medie), di largo Amelio Guerrieri Gonzaga 4, che hanno

spontaneamente interrotto le lezioni, in accordo con i loro

insegnanti, e sono usciti in strada. Poi sono scappati gli

studenti delle due sedi dell`istituto Martinengo Alvaro, scuola

materna e media rispettivamente in via Monte Popera 12 e 14. In

tutto più di 440 tra bambini e ragazzi. Oltre alle scuole è

stato evacuato anche un centro per disabili, dove però stamani

erano presenti solo cinque utenti. La `nube` di gas ha invaso

un`area di circa un chilometro.

I Vigili del fuoco hanno ispezionato le scuole dove era stato

avvertito l`odore di gas, tranquillizzando i bambini coinvolti

nella vicenda e soprattutto i genitori che con l`accavallarsi

delle notizie sono arrivati negli istituti. L`Aem ha eseguito

verifiche sotto il piano stradale nell`isolato dove hanno sede

le scuole, e nella vicina area del grande cantiere immobiliare

di S.Giulia, senza trovare nulla di anomalo.

Tra le varie ipotesi prese in considerazione c`é anche

quella che una perdita si possa essere verificata nella zona

ferroviaria. Ma al momento anche questo sospetto non ha trovato

alcuna conferma. Le Ferrovie dello Stato hanno verificato che

nessuno dei merci arrivati stamani nel vicino Scalo smistamento

di Rogoredo ha segnalato problemi durante il tragitto o

all`arrivo. E anche la Snam avrebbe risposto negativamente

riguardo a possibili emissioni.

Subito si sono rinfocolate le polemiche sulla sicurezza delle

condutture di metano. Il gruppo dell`Ulivo in consiglio comunale

ha chiesto che fine ha fatto il gruppo di lavoro sulla sicurezza

gas votato il 19 ottobre. Il Codacons ricordando che ieri c`era

stato il cedimento di una tubazione in via Marco Aurelio, ha

reso noto di aver presentato un esposto all`Authority per

l`energia elettrica ed il gas, proprio mettendo in evidenza la

situazione di Milano e chiedendo di procedere a un`indagine

conoscitiva. Chiedendo al contempo “all`Aem di organizzare una

vera e propria task force per potenziare i controlli

programmati“.

“Se l`odore di gas si sente non si può parlare di psicosi –

ha dichiarato il presidente Marco Maria Donzelli – Si tratta

invece di capire come mai continuano ad esserci perdite“.

(ANSA).

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