18 Dicembre 2012

Occhio al bollo auto Codacons: «Tenete sempre la ricevuta»

Occhio al bollo auto Codacons: «Tenete sempre la ricevuta»

 

«Capire se ci sia dolo in questa situazione è difficile, ma che dopo 7 anni la Regione non abbia ancora risolto il problema dei bolli auto è assurdo. I lecchesi non evadono questa tassa, ma è necessario dimostrarlo, per cui meglio conservare tutte le ricevute per almeno cinque anni». E’ Mauro Antonelli, responsabile del Codacons a Lecco, a sollevare qualche perplessità su quella che è ormai diventata un’ abitudine per il Pirellone: dal 2005, infatti, invia a campione migliaia di lettere relative all’ accertamento del pagamento della tassa di possesso dell’ auto di qualche anno prima. Chi non riesce a dimostrare di essere in regola, è costretto a pagare due volte. In questi giorni, tanto per confermare il trend che il Codacons di Lecco ha iniziato a rilevare ormai 7 anni fa, Equitalia sta recapitando, per conto della Regione, 500mila lettere ad automobilisti lombardi, 19mila dei quali residenti in Provincia di Lecco. «E’ necessario conservare queste ricevute per almeno cinque anni – è il consiglio di Antonelli -, ma noi in genere suggeriamo di custodire tutti i pagamenti (bollo auto, acqua, gas, luce, ecc.) in un’ unica cartelletta, separando il contenuto per argomenti, per dieci anni». E chi non l’ avesse fatto e, pur avendo pagato, avesse perso la ricevuta? «In primo luogo bisogna comunque rispondere alla lettera, spiegando di aver pagato, perché si rischia altrimenti di ricevere direttamente la cartella esattoriale. Ad una successiva richiesta di documentazione, è necessario riuscire a mostrarla, magari risalendo al bonifico fatto per l’ occasione. In questi casi, sempre meglio avere la possibilità di dimostrare il pagamento fatto, anche senza ricevuta». Altrimenti bisogna pagare? «Si, una vera vessazione. E’ ormai un metodo di accertamento usato sistematicamente dalla Regione, che approfitta dell’ inversione dell’ onere della prova. Mi chiedo se ci sia “dolo”, dietro questa trappola nella quale cadono sempre molti automobilisti». C. Doz.

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