18 Marzo 2010

Occhialini 3d: interviene il ministero

Occhialini per la visione in 3D nei cinema solo monouso e uso sconsigliato ai bambini sotto i 6 anni: è quanto è indicato nella circolare che il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha firmato ieri riferendo il parere del Consiglio superiore di Sanità. Il provvedimento è stato inviato agli esercenti della sale cinematografiche, ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl ed al Nas dei carabinieri. La Circolare sottolinea che il Consiglio ha rilevato che in soggetti in tenera età in seguito all’ utilizzo di questi occhiali può insorgere qualche disturbo (nausea, vertigine ed emicrania), senza tuttavia che si abbiano danni o patologie irreversibili. Questi disturbi possono riguardare anche gli adulti se lo spettacolo osservato in visione stereoscopica si prolunga per un tempo eccessivo senza interruzione. Intanto l’ Anec e l’ Anem, associazioni degli esercenti cinematografici, esprimono «fortissima preoccupazione» per quella che definiscono «una vera e propria campagna di ingiustificato allarmismo e di non corretta informazione». Sull’ altro versante il Codacons insiste: dopo la minaccia di class action sottolinea di ritenere «insufficienti» le misure adottate da Fazio. E annuncia un ricorso al Tar. «Non basta sconsigliare la visione in 3D ai minori di anni 6», precisa il presidente di Codacons Carlo Rienzi: «E’ necessario introdurre il divieto per tale categoria. Misure restrittive servirebbero anche fino ai 14 anni. La circolare inoltre è carente poiché non stabilisce quale sia la durata massima della visione in 3D. Deve essere imposto l’ obbligo di fornire informazioni agli spettatori adulti sugli effetti collaterali».
 

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