21 Luglio 2015

Nuovi estimi catastali Ecco chi rischia di pagare

Nuovi estimi catastali Ecco chi rischia di pagare

• «Il Comune si rimangia le promesse sugli estimi catastali, ma chi ha presentato ricorso non rischia nulla». Le associazioni dei consumatori fanno chiarezza sulla ri classificazione degli immobili, alla luce della decisione di Palazzo Carafa di applicare le imposte sulla casa in base alla riclassificazione dell’ Agenzia delle entrate. Intanto, bisogna distinguere tra i citta dini che hanno fatto ricorso in Commissione tributaria e coloro i quali non lo hanno fatto. Non ci sarà alcuna conseguenza per quanti hanno fatto ricorso. «La Commissione Tributaria, annullando gli avvisi di accertamento a suo tempo inviati, ha confermato il vecchio classamento, sulla base del quale devono essere pagate le imposte sulla casa e nonostante che l’ a g enzia delle entrate abbia provveduto ad un ar bitrario aggiornamento delle rendite ed abbia deciso di fare appello alle sentenze» precisano i responsabili di Codacons, Adoc ed Adusbef. Nè ci saranno conseguenze per i proprietari di immobili che, non avendo presentato ricorso in Commissione tributaria, abbiano pagato le imposte con riferimento alle nuove rendite riclassate dall’ Ag enzia delle Entrate. Invece, «ci saranno conseguenze negative solo per tutti quei cittadini i quali, pur non avendo presentato ricorso abbiano pagato le imposte non tenendo conto della nuova classificazione del proprio immobile». Di fatto, sostengono i difensori dei cittadini, da un punto di vista giuridico non cambia alcunchè. «Chi ha fatto ricorso in Commissione tributaria ha la tutela derivante dalla sentenza – ribadiscono – salvo l’ esito dei vari giudizi di appello attualmente in corso». Il ricorso pendente alle Sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione deciderà sulla giurisdizione dell’ impugna tiva degli atti con i tempi propri dei giudizi innanzi al Supremo Collegio, e, in ogni caso, non avrà effetti in tempi brevi. «Invece, da un punto di vista sociale -politico, la scelta di rimangiarsi i proclami qualificherebbe l’ Amministrazione – sostengono Codacons, Adoc ed Adusbef – mostrando la dura realtà di scelte politiche e tecniche sbagliate che hanno danneggiato città e cittadini ben oltre le spese di ricorsi e bolli di giustizia. Siamo però certi che il Comune ed il sindaco sapranno tenere fede agli impegni presi non più di un anno fa concludono – e non avvieranno alcun ripensamento su una questione che li ha visti combattere con le associazioni dei cittadini dinanzi alle Autorità giudiziarie».
 

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