Nuovi contatori del gas il Codacons chiede le carte
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fonte:
- La Gazzetta del Mezzogiorno
l’ onorevole melilla presenta un’ interpellanza al governo.
• Nuovi contatori del gas, le associazioni chiedono spiegazioni al Comune, mentre la petizione partita da Lecce arriva a Roma sottoforma di interpellanza parlamentare. Il Codacons, insieme con il comitato «Lecce via cavo», ha bussato al portone di Palazzo Carafa, per chiedere di avere accesso agli atti relativi alla sostituzione degli contatori del gas con i nuovi cosiddetti smart meter. La mobilitazione dei cittadini, infatti, sta aumentando di pari passo con il procedere del cambio delle apparecchiature in città. Così, i vertici del Codacons, insieme con gli esponenti di «Lecce via cavo», hanno chiesto di «prendere visione o avere copia degli atti in possesso del Comune relativi alla procedura di sostituzione dei contatori del gas nel territorio della città». Ma hanno chiesto pure «gli atti in possesso della società, in qualità di gestore di pubblico servizio, relativi alla procedura di sostituzione dei contatori del gas. La situazione giuridicamente rilevante a tutela della quale si chiede l’ accesso è il diritto costituzionalmente garantito alla salute individuale e collettiva – è stato specificato nella richiesta – ed alla salubrità dell’ ambiente dei cittadini, sottoposto ad un rischio concreto e attuale a causa dell’ installazione dei nuovi contatori smart meter. Si invoca anche il diritto dei consumatori a non subire un aggravio ingiustificato dei costi per l’ utilizzo del gas, dato il riscontro di alcuni aumenti “sospetti” nel prezzo della bolletta». La faccenda, si diceva, è andata a finire anche all’ attenzione del Governo. E’ stato l’ onorevole Gianni Melilla, di Sel, a presentare un’ interpellanza al ministro dell’ Ambiente ed a quello della Salute, anche in seguito all’ allarme sollevato dalla raccolta di firme partita da Lecce ma ha ha fatto proseliti nel resto d’ Italia. Melilla ha chiesto come intendano intervenire per frenare l’ abnor me diffusione delle radiofrequenze, dell’ in quinamento elettromagnetico, del wi-fi. Ha chiesto «se non ritengano opportuno aumentare il livello di guardia, ponendo un limite di età all’ uso di computer e cellulari, vietando tali apparecchiature nelle scuole e negli ospedali, privilegiando l’ uso di quelle a collegamento via cavo, rimodulando i valori della misurazione dei campi elettromagnetici, accogliendo in toto l’ appello per la difesa della salute dalle radiazioni a radiofrequenza e microonde».
emanuela tommasi
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