Nuove sospensioni e ricorsi al Tar Sanitari no vax, muro contro muro
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- Messaggero Veneto
L’Ordine degli infermieri si riunirà oggi per riammettere tre iscritti vaccinati e procedere, se arriveranno le attese segnalazioni,a nuove sospensioni. Differente, invece, la linea dell’Ordine dei medici: «Aspettiamo di avere l’elenco completo e definitivo da parte del dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria prima di decidere» ribadisce il presidente Guido Lucchini. Il tutto mentre stamattina i primi no vax sospesi si ritroveranno da un legale per valutare la possibilità di ricorrere al Tar e forse non solo. Questa settimana potrebbe, dunque, portare a nuovi sviluppi circa l’obbligo vaccinale in capo agli operatori sanitari, mentre il dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale prosegue nelle verifiche. Il consiglio dell’Ordine degli infermieri per riammettere i tre iscritti residenti in provincia, vaccinati in Veneto e non registrati dal dipartimento di prevenzione, si riunirà nel pomeriggio. Al vaglio anche nuove sospensioni nel caso in cui in mattinata arrivassero gli attesi esiti di altri accertamenti da parte dell’Asfo. Non c’è ancora, invece, una data per la convocazione dell’Ordine dei medici al fine di sospendere gli iscritti che non hanno ancora adempiuto all’obbligo vaccinale. Venerdì scorso il presidente Guido Lucchini ha partecipato a un incontro della Federazione nazionale dell’Ordine in cui si è parlato anche delle sospensioni. «Aspetto ancora di avere l’e-lenco completo e definitivo da parte del dipartimento di prevenzione – sottolinea Lucchini -.Quando lo avremo convocherò il consiglio e procederò con le sospensioni». Da questo atto dipenderà, per gli iscritti, l’impossibilità di svolgere il lavoro sia nel pubblico che nel privato. Ancora aperta, invece, la partita degli operatori socio sanitari:i primi sono stati raggiunti dal decreto di accertamento ancora nei giorni scorsi. Non avendo un ordine professionale, la loro sorte sarà decisa dal datore di lavoro, Asfo o le strutture private. Il percorso stabilito dalla legge prevede una ricerca di un posto alternativo, che garantisca di non mettere a rischio pazienti e altri operatori,e se questo non si trovasse la sospensione. Per gli infermieri l’Asfo ha scelto di lasciarli a casa e bisognerà vedere se sarà confermata la stessa linea. Per alcuni dei sospesi appuntamento alle 11 nello studio dell’avvocato pordenonese Vitto Claut, presidente del Codacons. Una ventina ha fatto richiesta di consulenza per valutare che strada prendere per opporsi ai provvedimenti degli ordini e dei loro datori di lavoro. Claut ha fatto sapere che, oltre ai ricorsi al Tar, si sta valutando di chiamare in causa la Corte di Cassazione. Ma oggi se ne saprà di più.
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