NUOVA STANGATA PER LUCE E GAS
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fonte:
- Il Mattino
L`ultimo aggiornamento trimestrale risaliva allo scorso dicembre. E anche allora parlare di stangata su luce e gas era stato inevitabile. Poche settimane e ci risiamo. In arrivo nuovi rincari sulle due bollette: dal mese di aprile, le famiglie italiane dovranno mettere in conto un aumento medio superiore ai 50 euro l`anno, precisamente 52 euro. La previsione è del centro studi del Rie, Ricerche Industriali ed Energetiche, che stima un rincaro del 3% per l`elettricità e del 3,9% per il gas, con una maggiore spesa rispettivamente di 13 e 39 euro l`anno. L`incremento è stato calcolato in base ai consumi di una famiglia media. La parola finale spetta comunque all`Authority e arriverà non prima di fine marzo. Ma, come detto, nelle tasche degli utenti già pesa l`aumento di dicembre quando l`organismo guidato da Alessandro Ortis aveva alzato l`asticella delle tariffe ritoccando del 3,8% il prezzo di riferimento dell`elettricità e del 3,4% quello del gas. Puntuali quanto inevitabili le polemiche. “La stangata colpirà soprattutto i redditi medio-bassi – denuncia il segretario confederale della Cgil Marigia Maulucci -. Da quando è stata introdotta la tariffa sociale che salvaguarda la fascia più debole siamo più tranquilli ma il problema resta quello dei redditi medio-bassi“. Molto più pesanti i giudizi delle associazioni dei consumatori. Adusbef e Federconsumatori fanno un po` di calcoli e mettono nero su bianco un dato che la dice lunga sulla pesantezza dei rincari: l`aumento delle tariffe di luce e gas di aprile sommato ai futuri incrementi e a quelli già scattati a gennaio farà salire il conto per le famiglie a un totale di 230 euro annui. “Una situazione insostenibile“, accusano i consumatori che chiedono ancora una volta interventi urgenti e soprattutto concreti. Quali? “Innanzitutto accelerando un serio piano energetico basato su una politica del risparmio e di investimenti in fonti di energia alternativa, a partire dal fotovoltaico ed accelerando con grandissima determinazione la costruzione di impianti di rigassificazione“. Secondo le due associazioni, infatti, è “con l`aumento dell`offerta di mercato che si può ampliare la concorrenza in questi settori, il cui processo di liberalizzazione va molto a rilento. Solo così si pososno garantire migliore qualità di servizio e abbassamento delle tariffe“. Adusbef e Federconsumatori, inoltre, chiedono di accelerare “l`attuazione delle agevolazioni pari al 20% per le famiglie meno abbienti per la bolletta elettrica mentre per la bolletta del gas gli enti locali devono mettere in campo strumenti di agevolazione, sempre per le famiglie a basso reddito“. Il Codacons usa il termine “sciagura“ e si rivolge direttamente al futuro governo invitandolo a varare lo stato di “emergenza prezzì“ e a impegnarsi nella lotta al carovita. Di “macigni“ parla invece a proposito degli aumenti il leader della Cisl Raffaele Bonanni che chiede all`esecutivo di sterilizzarli. “Sono aumenti che pesano sui redditi già falcidiati dall`inflazione, che rischia di aumentare ancora di più nei prossimi mesi“. Per Bonanni “ormai la politica dei redditi non esiste più“ e “il governo, anche se dimissionario, dovrebbe intervenire per cercare di sterilizzare questi aumenti“. “I partiti – prosegue il numero uno della Cisl – nella campagna elettorale dovrebbero confrontarsi su come ripristinare il controllo su prezzi e tariffe e tutelare il potere d`acquisto di salari e pensioni. Il 15 e il 16 febbraio chiederemo questo nelle nostre manifestazioni unitarie e raccoglieremo le firme di milioni di cittadini“.
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