17 Settembre 2002

Nuoro, il Comune non rileva i prezzi

Il comune di Nuoro messo sotto accusa dalle associazioni dei consumatori. Insieme ad altri 20 sindaci di altrettanti capoluoghi, il primo cittadino di Nuoro Mario Zidda Demuru è finito nell?elenco dei cattivi, per la mancata rilevazione dei dati sui prezzi. Secondo il cartello che riunisce le associazioni dei consumatori (la cosiddetta Intesa, composta da Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori), «ventuno comuni su 97 non forniscono alcun dato all?Istat», ha detto Carlo Rienzi del Codacons, «in questo modo il livello dei prezzi relativi a un sesto dei cittadini italiani scompare nel nulla». A finire sul banco degli imputati dunque sono gli uffici comunali, incaricati di fornire i dati all?istituto di statistica, di ventuno comuni (per un totale di oltre nove milioni di residenti, se si considerano anche le rispettive province, ossia un sesto della popolazione italiana). Insieme a Nuoro ci sono Pavia, Vicenza, Gorizia, Imperia, Rieti, Frosinone, Caserta, Benevento, Avellino, Salerno, Taranto, Lecce, Matera, Catanzaro, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Enna e Ragusa. Nell?elenco era compreso anche il comune di Aosta, che poi si sarebbe messo in regola di recente. Tutti i sindaci dei ventuno comuni, secondo quanto affermato dalle associazioni dei consumatori, sarebbero stati denunciati per omissione e abuso d?ufficio. Secondo le associazioni che aderiscono all?Intesa, inoltre, queste lacune interesserebbero numerose zone del Sud d?Italia, dove gli aumenti dei prezzi sarebbero più marcati. Tutto questo porterebbe, sostiene l?Intesa, a sottostimare l?inflazione di una percentuale che oscilla tra lo 0,1 per cento e lo 0,3. L?Istat, da parte sua, replica che la mancata partecipazione di un certo numero di Comuni non inficia la correttezza della misura dell?inflazione.
Tornando a Nuoro, l?amministrazione comunale si difende per questa omissione, adducendo problemi di personale. «È vero che da tempo non effettuiamo queste rilevazioni», dice l?assessore comunale delle attività produttive Roberto Cadeddu (Comunisti italiani), «il problema nasce dal fatto che è venuto a mancare l?impiegato che si occupava di questo compito. Un buco in pianta organica che verrà presto colmato». L?Istat detta una serie di regole per le rilevazioni, chiedendo anche il coinvolgimento dei negozi periferici e dei grandi centri di distribuzione. «Attualmente, proprio per le difficoltà dovute alla mancanza di un impiegato, stiamo effettuando i controlli solo al mercato civico e in quello ortofrutticolo», aggiunge l?assessore Cadeddu, «devo comunque dire che abbiamo un ottimo rapporto con le organizzazioni di categoria, per cui stiamo pensando di realizzare un protocollo d?intesa per dar vita a una sorta di osservatorio sui prezzi, così come quello che si sta creando a Cagliari».

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