NUCLEARE: STOP DAL CONSIGLIO DI STATO!
Con una sentenza pubblicata oggi sul ricorso del Codacons – che chiedeva che il Ministero dello sviluppo economico, prima di decidere per l’opzione nucleare, valutasse sotto l’aspetto scientifico la tecnologia connessa al nucleare di quarta generazione – il Consiglio di Stato, pur dichiarando inammissibile il ricorso, ha sentenziato che gli " accertamenti rimessi alle valutazioni discrezionali del Cipe che, nella sua competenza, li compirà senz’altro con tutta la diligenza che il caso richiede, anche vagliando se sia preferibile la tecnologia del nucleare di cosiddetta quarta generazione, anche sotto il profilo del minor tempo di smaltimento delle scorie", e – ha aggiunto – una volta effettuati potranno essere sindacati sotto il profilo del corretto esercizio del potere amministrativo se e quando il Cipe adotterà il provvedimento di scelta definitiva della tecnologia nucleare.
Dopo questa sentenza – spiega il Codacons – Il Ministero dello Sviluppo e l’Agenzia per la sicurezza nucleare dovranno riaprire obbligatoriamente le istruttorie tecniche dirette a capire come mai siano state preferite, se non a vantaggio delle lobby del nucleare, le centrali di terza generazione, che altri paesi hanno già abbandonato in favore dei reattori di quarta generazione, i quali possono essere realizzati con i medesimi tempi, più elevate garanzie sul fronte della sicurezza e minor produzione di scorie nucleari. Non solo: in caso di incidenti, queste centrali hanno un diverso tipo di raffreddamento degli impianti, che consente di evitare situazioni di elevato pericolo come quelle riscontate in queste ore in Giappone.
Il Codacons chiede poi oggi le dimissioni di Umberto Veronesi dall’Agenzia per la sicurezza nucleare: la tragedia del Giappone evidenzia ancora una volta la incompatibilità del Prof. Veronesi al vertice di un’autorità così importante, soprattutto se si considera la sua consolidata posizione pro-nucleare, e le sue tesi a favore di Radio Vaticana. Chi ci salverà da una eventuale sovraesposizione alle esplosioni e alle radiazioni nucleari ionizzanti se Veronesi, nella qualità di perito di parte del Vaticano, sosteneva di non doversi tutelare la popolazione di Cesano neanche dalle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti?
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