2 Novembre 2014

Nozze gay, Marino sfida il prefetto: «Continuerò a fare le trascrizioni»

Nozze gay, Marino sfida il prefetto: «Continuerò a fare le trascrizioni»

Tutto come da copione. Le coppie omosessuali che sabato 18 ottobre avevano ottenuto la trascrizione del loro matrimonio a firma di Ignazio Marino non sono sorprese dal provvedimento del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, per annullare quegli atti. «Anzi mi sarei aspettato che succedesse prima» dice Luca Possenti, 46 anni, sposato in Canada con Francescopaolo Di Mille, una figlia tutta boccoli biondi di 3 anni e mezzo, Lara. Ieri il Codacons ha annunciato che farà ricorso al Tar del Lazio e presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Roma «affinché si indaghi sulla correttezza del provvedimento della Prefettura». E il sindaco ha ribadito che «se ci saranno nuove richieste» farà altre trascrizioni. La battaglia politica continua senza esclusione di colpi: «Marino mostra disprezzo della legge – ha detto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri – . Va prima biasimato e poi rimosso». Che qualcosa possa cambiare per davvero Luca e Francescopaolo lo sperano tanto soprattutto per la loro bambina: «Se si giungesse al riconoscimento delle unioni civili con la possibilità di adottare il figlio biologico del partner sarebbe un passo molto importante – dice Luca -. Alla fine per noi è questa la questione principale, il matrimonio vero e proprio può aspettare. Certo che si crei un istituto ad hoc mi dà fastidio, mi sembra un po’ come i posti a sedere per i neri sugli autobus in Usa negli anni ’50». Il traguardo, però, sembra vicino anche se, aggiunge Possenti, «io sono come San Tommaso – aggiunge Possenti – finché non vedo la legge approvata non ci credo». Il problema non è di poco conto. Legalmente in Italia le famiglie con due papà e due mamme hanno un solo genitore, quello biologico. Luca e Francescopaolo stanno insieme da quasi 19 anni. Si sono conosciuti nel novembre del 1995 al circolo Mario Mieli e da allora non si sono più lasciati. Non hanno pensato subito a mettere su famiglia: «Francesco – racconta Luca – è di Gaeta e ha vissuto sempre con tanti cugini e fratelli. Per lui avere un figlio fa parte dello stare insieme a un’ altra persona. Io, invece, inizialmente avevo qualche resistenza. Mi sembrava troppo complicato». Poi, l’ incontro con un’ altra coppia di uomini che aveva appena avuto una bambina. «A quel punto mi sono sbloccato. Siamo andati in Canada e abbiamo avuto Lara tramite la gestazione per altri». La bambina è nata a Guelph in Ontario nel 2011 e ha due certificati di nascita. Il primo riporta solo il nome del papà biologico «perché altrimenti in Italia non l’ avrebbero accettato», il secondo, invece, ha tutti e due i genitori ma è valido solo oltreconfine. Almeno per ora. Monica Ricci Sargentini @msargentini.

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