2 Novembre 2014

Nozze gay, la nuova sfida del sindaco

Nozze gay, la nuova sfida del sindaco

LA POLEMICA/ IL PRIMO CITTADINO: “ALTRE TRASCRIZIONI” DALLA PRIMA DI CRONACA GIOVANNA VITALE «COME ho sempre detto, anche sulla base della carta dei diritti dell’ Unione europea: discriminare l’ omosessualità è proibito», ha insistito Marino. «Non vedo per quale motivo, essendo l’ Italia un Paese importante della Ue, non dovrebbe rispettare quei principi che ha voluto e ha sancito». Parole che però finiscono per inasprire lo scontro istituzionale. Secondo quanto trapela da palazzo Valentini, infatti, neanche il prefetto avrebbe intenzione di arretrare. Deciso, se sarà necessario, a spedire un pubblico ufficiale in via Petroselli che materialmente provveda a sbianchettare dai registri dell’ anagrafe i nomi delle coppie gay sposate all’ estero. Un’ offensiva senza precedenti, per il momento confinata fra le ipotesi. Che tuttavia il Campidoglio sta già studiando come respingere: se cioè rivolgersi alla Ue o alla giurisdizione italiana. Chi invece ha deciso cosa fare è il Codacons. Che domani, anche sulla scia dei ricorsi annunciati dai coniugi omosex, impugnerà il provvedimento del prefetto al Tar «in quanto contrario alle disposizioni comunitarie» e presenterà un esposto in procura per verificare se «si possano configurare illeciti come abuso d’ ufficio e violenza privata». Una valanga che Marino tenta tuttavia di frenare, giurando sulla bontà dei suoi rapporti con il prefetto: «Ci sono aree della città in sofferenza, che richiedono una maggiore presenza delle forze dell’ ordine e su questi temi possiamo lavorare bene insieme. Certo su altri, come il fatto che la trascrizione dei matrimoni possa costituire un pericolo per l’ ordine pubblico, io non riesco a seguire il suo ragionamento: due donne o due uomini che si dicono “ti amo” non lo vedo come un pericolo per l’ ordine pubblico». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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