Nozze gay, il sindaco va avanti
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fonte:
- Messaggero Veneto
Indietro non si torna e Claudio Pedrotti non vuole fare retromarcia. «La circolare non l’ ho ancora vista, ma comunque noi intendiamo andare avanti, come abbiamo sempre detto». La circolare in questione è quella che il Ministro dell’ Interno ha inviato ieri ai prefetti italiani per chiedere di c ancellare tutte le trascrizioni delle unioni tra persone dello stesso sesso contratte all’ estero. Alfano, in un’ intervista radiofonica ha spiegato che i prefetti dovranno rivolgersi ai sindaci dei loro territori chiedendo il «ritiro formale e la cancellazione delle trascrizioni. In caso di inerzia – ha concluso – si procederà all’ annullamento d’ ufficio». L’ atto non spaventa il Comune di Pordenone. «Viene da chiedersi come mai il permesso di soggiorno sì, ma la trascrizione di un atto che non ha alcun effetto giuridico no, ma questo lo capiremo» aggiunge Pedrotti. Anche il sindaco di Udine, Furio Honsell, non è disposto a subire diktat da circolari ministeriali. «Una questione come questa – ha commentato il primo cittadino del capoluogo friulano – non va risolta con circolari burocratiche, ma deve essere portata in Parlamento o davanti alla Corte costituzionale». E intanto il segretario comunale della Lega Nord di Pordenone, Riccardo Piccinato, fa dell’ ironia con Pedrotti: « Adesso invece che pensare ad atti illegali, spero che il sindaco inizi a pensare ai problemi dei pordenonesi». Il Codacons è già sulle barricate e, all’ annuncio del Ministro, ha risposto anticipando un ricorso al Tar in quanto la circolare «viola palesemente quanto disposto in tema di coppie di fatto dalla Corte Europea dei diritti dell’ uomo e, in quanto tale, è illegittima. L’ associazione ricorda anche che «La Corte di Strasburgo con una sentenza del 2010 ha ammesso l’ esistenza del diritto alla vita familiare anche in favore delle coppie formate da soggetti dello stesso sesso – spiega il Codacons – e ha confermato che il concetto di “vita familiare” deve necessariamente includere anche la “famiglia di fatto”». Chi sta attendendo una risposta concreta è anche la coppia Pordenone formata da Francesco Furlan e Derek Wright. I coniugi, sposati in Sudafrica, hanno presentato la domanda di trascrizione ancora a maggio e quindi solleciteranno formalmente a breve il Comune di Pordenone a pronunciarsi o in un senso o nell’ altro. E’ chiaro che, di fronte a un diniego, la battaglia sarebbe tutt’ altro che finita. (m.mi.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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