NORMAN ATLANTIC: NUOVE CRITICITA’ EMERGONO DALLA PERIZIA CHIESTA DAL GIP DI BARI
COMUNICAZIONE NAVE-SOCIETA’ NON AVREBBE FUNZIONATO. PERSONA DESIGNATA A TERRA (DPA) ERA IN FERIE
Nuovi scenari emergono dalla relazione tecnica sul naufragio della Norman Atlantic ordinata dal Gip di Bari e depositata venerdì scorso dai periti. Lo afferma il Codacons, che svela altre parti della lunga e complessa perizia.
Nella relazione si legge che: “Il manuale SMS, poi, al Cap.1, stabilisce che la Persona designata a terra (DPA) costituisce, in particolare, il collegamento fra la Compagnia ed il personale di bordo. La Persona Designata a Terra, che ha accesso diretto al più alto livello del management, ha la responsabilità di assicurare la sicurezza delle operazioni della nave, di controllare gli aspetti della sicurezza e prevenzione inquinamento delle operazioni di bordo, di assicurarsi che siano disponibili risorse e supporto da terra, come necessario”.
Ebbene la VISEMAR aveva mandato in ferie contemporaneamente sia il DPA titolare, Ruggiero, che il suo sostituto Ciulli. A pag. 446 e 447 della perizia si legge: “Risulta evidente, pertanto, che il sistema di comunicazioni nave- Società non ha funzionato, così come prescritto dal Cap. 9.1.3 del manuale SMS, sia perché il Comandante ha provveduto a contattare l’Amministratore Delegato della Società (Carlo VISENTINI), anziché il DPA (RUGGIERO), sia perché il predetto DPA e Sostituto (CIULLI) erano stati entrambi avviati, colpevolmente, in ferie dalla Società.”
Il DPA è la figura più importante nella gestione delle crisi – spiega il Codacons – Nel caso della Concordia, ad esempio, tale incarico era ricoperto da Roberto Ferrarini che aveva patteggiato 2 anni e 10 mesi di reclusione al momento del rinvio a giudizio.
- Sezioni:
- Comunicati stampa
- Aree Tematiche:
- TRASPORTI
- Tags: Norman Atlantic, perizia