22 Dicembre 2013

Norma «salva slot» Nell’ esposto Codacons anche Zeller e Berger

Norma «salva slot» Nell’ esposto Codacons anche Zeller e Berger

BOLZANO – Ci sono anche i senatori Hans Berger e Franco Panizza nell’ elenco dei 140 senatori che il Codacons ha denunciato accusandoli di essere complici dei biscazzieri ci sono anche i parlamentari regionali, ovvero i trentini Franco Panizza e Vittorio Fravezzi, e l’ altoatesino Hans Berger. Nell’ elenco che circola in rete non ci sono invece i nomi nè di Francesco Palermo che si è astenuto nè di Karl Zeller che però finisce nel mirino di Fratelli d’ Italia che, documenti alla mano, lo accusa di aver votato sì all’ emendamento salva slot. L’ esposto presentato alla procura di Roma è pesantissimo. L’ associazione infatti chiede ai magistrati di aprire una indagine per «istigazione al gioco d’ azzardo e concorso in lesioni psichiche» e lancia l’ allarme su possibili legami tra politica e società del gioco. In particolare «la magistratura deve verificare se nei giorni precedenti al voto abbiano avuto accesso al Senato esponenti di aziende specializzate in giochi o soggetti a loro riconducibili» e, nel caso ciò sia avvenuto, «indagare i senatori che li hanno ricevuti per corruzione e concussione». Sul sito www.codacons.it poi è stata pubblicata la lista dei nomi «per permettere ai cittadini di avviare le dovute azioni risarcitorie nei loro confronti in caso di danni al patrimonio e alla salute connessi al gioco». Il cosidetto provvedimento «salva slot-machines», infilato all’ ultimo minuto con un emendamento, impone al governo di tagliare i fondi alle amministrazioni locali che adottano norme contro il proliferare nei locali pubblici delle macchinette per il gioco d’ azzardo. Teresa Tomada, consigliera comunale di Fratelli d’ Italia, che in città a condotto diverse battaglie contro le slot prende di mira il senatore Karl Zeller. «Dai documenti del senato – sottolinea – emerge chiaramente che anche lui ha votato a favore del provvedimento salvo poi presentare un emendamento che evita i tagli a Trento e Bolzano. Della serie noi siamo salvi gli altri chi se ne frega. C’ è solo da sperare che il nuovo consiglio provinciale riveda in senso restrittivo e con urgenza la nostra legge sul contrasto al gioco legale. Non è infatti nè logico nè sensato rimuovere solo le slot dai bar,quando città e paesi sono pieni di sale-giochi, slot nei tabacchini e chi più ne ha più ne metta». RIPRODUZIONE RISERVATA.

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