5 Dicembre 2001

«Non vogliamo l`impianto da 90 mila tonnellate»

Il comitato Sarmato viva attacca: «Non vogliamo l`impianto da 90 mila tonnellate»

SARMATO ? L`impianto di compostaggio di Sarmato tratterà una quantità record di rifiuti. E il comitato risponde al sindaco: «E` pretestuoso parlare di impianto al chiuso. I problemi sono altri». Il progetto di ampliamento dell`impianto è, attualmente, sottoposto alla prima fase della procedura di Via (depositato in Municipio in attesa di possibili osservazioni). E già suscita polemiche. La quantità di rifiuti che l`impianto di compostaggio si avvia a trattare è, infatti, di tutto rispetto: 90 mila tonnellate. Di queste verranno trattate al chiuso: 20 mila tonnellate sono frazione organica di rifiuti solidi urbani, 10 mila tonnellate di fanghi di depurazione (potrebbe, ad esempio, smaltire i fanghi dell`inceneritore) a cui si aggiungono altre 8-10 mila tonnellate. All`aperto, invece verranno trattate le scorie di lavorazione della barbabietola (provenienti dall`Eridania), il verde da sfalcio e altri materiali. «Nello stesso progetto – dice, Sandro Serafini, del comitato Sarmato viva – la ditta si riserva di raccogliere le 90 mila tonnellate fuori provincia o, addirittura, fuori regione, se i rifiuti piacentini non arrivassero a tale quantità». Il comitato Sarmato viva ritiene, quindi, pretestuose le osservazioni al progetto che la giunta di Sarmato intende presentare: «Il nocciolo del problema non è se l`impianto tratterà la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, ne se lo farà all`aperto o al chiuso – continua Serafini – Il vero problema è che il nuovo impianto di compostaggio sarà costruito a ridosso di un paese». Anche Sarmato viva presenterà delle osservazioni sul progetto (con l`assistenza degli avvocati del Codacons).

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