Non sono scattate ieri alle 16 le ulteriori limitazioni alla circolazione degli autocarri. Il decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con le nuove giornate di limitazione non era ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, rendendo così inefficace il blocco di ieri. «Ulteriori divieti di circolazione per i mezzi pesanti, che impediscono all’ economia di funzionare, per di più accompagnati dall’ incertezza circa la loro effettiva validità fino all’ ultimo momento: così non si può andare avanti», commenta Giorgio Adami, presidente degli autotrasportatori di Confindustria Verona. «Oltre alla confusione che si è creata circa la validità o meno del divieto di oggi (ieri per chi legge, ndr ) pare che a livello nazionale non ci si renda conto di cosa significhi bloccare per altri 5 giorni lavorativi, rispetto a quelli già decisi, gli autocarri in un Paese come l’ Italia, lungo la quale le merci viaggiano quasi esclusivamente su strada». Gli ulteriori blocchi di circolazione (oltre a quello saltato ieri, venerdì 26 agosto dalle 16 alle 24, venerdì 2 e 9 settembre dalle 16 alle 22 e venerdì 28 ottobre sempre dalle 16 alle 22) nascono a seguito di un ricorso al Tar del Lazio da parte del Codacons, cui il ministero ha dovuto dare attuazione.

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