5 Aprile 2001

Non solo ?sigaretta anticancro?

Non solo ?sigaretta anticancro?: in Italia è il boom dell?infuso che viene dall?Oriente

Cura anima e corpo,

i miracoli del tè verde

ROMA – Un?altra foglia arriva in aiuto dei dipendenti da tabacco. E? quella del tè verde, considerato (improvvisamente in Occidente ma da secoli e secoli in Oriente), la nuova panacea naturale. Un filtro a base di queste piccolissime foglie bloccherebbe, secondo gli americani, i nefasti effetti del tabacco sulla salute. Ma, questo “prodigio“ già contestato dal Codacons, deve ancora arrivare da noi. Dove, invece, in un solo anno, i consumi di tè verde sono saliti di oltre il 30%. Un vero boom.
Inaspettato anche dai più ottimisti fan della bevanda.

Il merito, fanno sapere gli estimatori, non si deve, però, solo alla qualità. Piuttosto, è stata la moda a far girare il vento. Il mondo della cosmesi si è appropriato dell?essenza del tè verde e l?ha trasformata in acqua di colonia, profumo, crema idratante per il giorno e per la notte, tonico per il viso, bagnoschiuma e lozioni di ogni genere, dal corpo ai capelli.
Prodotti griffati al tè verde inondano il mercato. E, con loro, è riuscita ad emergere anche l?anima nobile di questa bevanda targata Cina e Giappone che, nella sua forma più pregiata (il Mattcha che si usa per la cerimonia del tè) può arrivare a costare fino a duecentomila lire l?etto.

Nicolas Diveks, medico olandese dei primi del Seicento, già lodava il “verde“ perché capace di «allontanare le malattie e favorire una lunga vita». Consigliava di bere almeno 12 tazze al giorno. La scienza più recente (gli ultimi studi sono dell?Istituto Saitama di ricerca sul cancro a Komuro in Giappone) ha “incoronato“ il tè verde come una delle più efficaci sostanze in grado di prevenire il cancro. E non solo.
L?elenco è lungo, quella tazza profumata (assolutamente senza zucchero!) sarebbe un vero scrigno di salute: dà sollievo ai problemi di stomaco e intestino, riduce il tasso di colesterolo, tonifica i vasi sanguigni, ha un effetto benefico sul cuore, è un anti-infiammatorio, stimola le capacità cerebrali, combatte la carie ed ha un forte potere disintossicante.

E? compagno essenziale per chi ama i ritmi lenti, la meditazione e odia il “fast food“ del caffé che si beve bollente tutto d?un fiato. E, magari, ci fuma sopra pure una sigaretta di tabacco forte. Gli appassionati sognano il Giappone con il Gykuro (significa “nobili gocce di rugiada“ e cresce all?ombra), il Sencha (per chi predilige l?amarognolo) o la Cina dove i giardini del tè superano per numero tutti i vigneti di Francia. La scelta, così, diventa puro esercizio di piacere anche nella preparazione che va eseguita seguendo almeno una regola base: mai l?acqua bollente sulle foglie verdi, deve sempre essere tiepida. I cinesi dicono che c?è un tè verde, Lung Ching, che apre letteralmente la mente. Mentre il bello del Pei Hou sta nell?essere coltivato in un remoto giardino che richiede cinque ore di marcia per essere raggiunto.

«Ma c?è un altro pregio di un particolare tè verde, il Genmacha, che pochi dicono – sorride Monica Meschini “maestra“ assaggiatrice e presidente dell?Italian tea club (telefono 075-5731100). Insieme alle foglie troviamo anche del riso soffiato tostato. Il sapore assomiglia a quello del pop corn. Le donne giapponesi dicono che prolunghi il piacere sessuale negli uomini.
Vero o no, ha comunque un sapore particolarmente intrigante. Consiglio di preparare tutti i tè verdi nelle teiere di ghisa e accompagnarli con biscottini aromatizzati. Ricordando sempre che questa bevanda è la bibita ideale per il corpo, lo spirito e l?anima!».

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