15 Giugno 2010

Non solo ritardi: c’ è il treno fantasma

QUARTO D’ ALTINO. Pendolari esasperati, continuano i ritardi sulla linea Venezia-Trieste. Ancora una volta a lamentarsi è Luciano Ferro, responsabile del Codacons di Quarto e portavoce delle tante persone che ogni giorno si recano a lavoro a Venezia piuttosto che a Mestre, ma che risiedono tra Quarto e Portogruaro. «Domenica – spiega – eravamo in attesa del treno che parte alle 14.11 diretto a Trieste e che passa ovviamente per Quarto. Alle 14.06 ci è stato comunicato che il diretto per Trieste era in partenza al binario 4. Tutta la gente che attendeva invano ai tabelloni con il collo tirato (a causa dell’ altezza e del display piccolo) per sapere da dove partiva questo benedetto treno, è corsa immediatamente al binario prestabilito, spostandosi in massa. Una volta saliti, dopo neanche 5 minuti, ci è stato comunicato che il convoglio non partiva più perché era stato soppresso». «Possibile?» domanda Ferro. «A quel punto abbiamo preso e ci siamo rivolti allora all’ assistenza clienti di Trenitalia per chiedere cosa stava succedendo: ci hanno risposto che non sapevano nulla di questo del treno fantasma. Infine una gentile operatrice ha telefonato in qua e in là venendo a sapere che era stato soppresso perché a Latisana erano in corso lavori, ma evidentemente a nessuno è venuto in mente di avvisarci in tempo». Prosegue il portavoce: «Alla fine ai pendolari non è rimasto che prendere il treno delle 14,36 che è arrivato a Quarto d’ Altino alle 15.06, con tanto di ritardo accumulato». Non solo: «Non è l’ unico ritardo di questi giorni, anche durante la settimana si sono verificati disguidi di questo genere, ribadiamo a Trenitalia ancora una volta l’ urgenza di ottenere puntualità e specialmente di avere informazioni tempestive». Nelle scorse settimane Ferro aveva lanciato l’ idea di istituire un registro all’ interno delle stazioni, dove i pendolari possono segnalare i ritardi e i disservizi, senza dover per forza chiamare numeri verdi e rimanere incollati ore ai telefoni. C’ è poi la questione pensiline alla stazione di Quarto, ancora irrisolta con i viaggiatori esposti alle intemperie e lo spazio neio vagoni: viaggiare stretti come sardine è all’ ordine del giorno. Come i mugugni.
 

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