“Non siamo quelli del no”
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fonte:
- Corriere di Viterbo
“Non intendiamo schierarci con quanti si esauriscono nel ripetere soltanto ‘No!’ alle proposte che riguardano la nostra zona e riconosciamo la necessità di migliorare la circolazione stradale di questo territorio, purtroppo noto per gli incidenti spesso mortali che vi si verificano. Siamo però convinti che sarebbe sufficiente mettere in sicurezza l’Aurelia, affiancandola con un reticolo di strade rurali, comunque necessarie anche in caso di costruzione della ipotetica autostrada, per il traffico di trattori ed altri mezzi agricoli a bassa velocità”. Interviene così il coordinatore locale del Codacons, Enrico Benedetti, che esplicita la posizione dell’associazione a difesa dei consumatori in vista dell’incontro di sabato alle 10 nella sala Sacchetti, sede della “Società Tarquiniense Arte e Storia”. “Tarquinia – continua il coordiantore Codacons Benedetti – è tutta un ribollire di discussioni e di riunioni nelle sedi dei comitati che unanimamente si sono dichiarati contrari alla costruzione del tratto di autostrada, nella piana tra la città etrusca e il mare. Avendo sin qui coordinato l’intervento dei Codacons con le forze imprenditoriali di Tarquinia, ritengo di dover chiarire a coloro, che non si sono ancora resi conto della tragica minaccia che incombe sulla nostra città, come essa sia in grado di cancellare ogni iniziativa economica essenziale per la sopravvivenza della sua popolazione e del futuro dei giovani”.
Benedetti continua sottolineando come si stia tentando di far passare “abusivamente” l’operazione autostrada, che non solo contrasta con le leggi vigenti, come rilevato nel ricorso dei Codacons al Tar, ma che è anche contraria ad ogni principio di logica e di coerenza da parte dell’amministrazione comunale. “Quanti come me – continua Benedetti – che negli ultimi 10 anni hanno scelto di uscire dal centro storico, per trasferire le loro attività nella zona prevista dal Piano Regolatore come sede degli esercizi commerciali, verrebbero rovinati da questa mossa. L’enorme serpente di un’autostrada, fiancheggiata dalle paratie antirumore, taglierebbe infatti in due la pianura stretta fra le alture del retroterra e il mare, cancellando oltre i valori artistici e storici, altrettanti valori di carattere agricolo e turistico, essenziali per la nostra sopravvivenza economica”. “Invito gli imprenditori e i cittadini – conclude Benedetti – ad una partecipazione consapevole e numerosa sabato mattina, per dimostrare l’unità d’intenti e allo stesso tempo ringraziare i Codacons e il loro presidente Rienzi per il convinto appoggio a questa irrinunciabile lotta per la difesa dei nostri diritti”
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