6 Aprile 2021

“Non riaprite Medie e Superiori”

Il  Codacons  Lecce  «boccia»  l’ordinanza  di  Mi-  Emiliano  che  stabilisce  che  in  Puglia,  da  domani  fino  al  30  aprile,  istituzioni  scolastiche  della  scuola  primaria,  della  secondaria  di  primo  grado,  di  secondo  grado  CPIA  devono  garantire  la  didattica  digitale  integrata  tutti  gli  alunni  le  cui  famiglie  richiedano  espressamente  di  adottarla,  in  luogo  dell’attività  in  presenza».  Per  l’Associazione  di  consumatori  con  l’ordinanza  emessa  Pasqua,  il  presidente  della  Regione  «esorbitando  dai  propri  poteri»,  nonostante  la  Puglia  sia  in  zona  rossa,  ha  «di  fatto  disposto  la  riapertura  anche  della  seconda  terza  media  della  scuola  superiore  con  obbligo  da  parte  delle  istituzioni  scolastiche  di  accettare  le  richieste  di  didattica  integrata».  «Ove  ritenessimo  di  interpretare  diversamente  l’ordinanza  della  Regione  Puglia,  infatti,  non  avrebbe  alcun  senso  il  riferimento  alla  scuola  media  (secondaria  di  primo  grado)  ed  alla  scuola  superiore  (secondaria  di  secondo  grado)  che  per  legge,  in  zona  rossa,  sono  integralmente  svolte  con  didattica  distanza  senza  alcuna  possibilità  di  scelta  da  parte  dei  genitori».  Il  Codacons  chiede  quindi  il  ritiro  «immediato»  dell’ordinanza  (che  ironicamente  definisce  «innovativa  futuristica»)  il  «rigoroso»  rispetto  della  normativa  nazionale.  Nell’ordinanza  firmata  da  Emiliano  è  scritto  che  «con  decorrenza  dal  aprile  sino  al  30  aprile  l’attività  didattica  delle  scuole  di  ogni  ordine  grado  si  svolge  in  applicazione  dell’articolo  del  decreto-  aprile  2021  n.  In  applicazione  della  possibilità  di  deroga  prevista  nella  seconda  parte  del  comma  dell’articolo  del  decreto-  aprile  2021  n.  le  istituzioni  scolastiche  della  scuola  primaria,  della  secondaria  di  primo  grado,  di  secondo  grado  CPIA  devono  garantire  la  didattica  digitale  integrata  tutti  gli  alunni  le  cui  famiglie  richiedano  espressamente  di  adottarla,  in  luogo  dell’attività  in  presenza».  Per  completezza,  ricordiamo  che  l’ordinanza  prevede  anche  che  la  scelta  delle  famiglie  possa  essere  «esercitata  una  sola  volta  per  l’intero  periodo  di  vigenza»  della  norma  che  «eventuali  successive  istanze  modificative  della  scelta  già  effettuata  sono  rimesse  alla  motivata  valutazione  del  Dirigente  scolastico.  Ove  il  collegamento  non  possa  essere  garantito  immediatamente,  ogni  singolo  istituto,  nell’ambito  della  propria  autonomia  organizzativa,  deve  ricercare  ogni  altra  modalità  utile  consentire  comunque  l’attivazione  della  didattica  digitale  integrata,  agli  studenti  le  cui  famiglie  ne  facciano  richiesta».  Scettici  presidi  che,  per  bocca  di  Roberto  Romito  dell’Associazione  nazionale  presidi  Puglia  auspicano  l’intervento  del  Governo.  Mentre  Maria  Chironna,  professoressa  di  Igiene  responsabile  del  laboratorio  di  microbiologia  molecolare  sanità  pubblica  del  Policlinico  di  Bari,  su  Facebook  contribuisce  al  dibattito  partendo  da  una  domanda:  «Quale  prezzo  siamo  disposti  pagare  in  termine  di  contagi,  casi  gravi  decessi  per  mantenere  la  didattica  in  presenza?».  Questo  è  il  punto.  Perché  tutti,  nessuno  escluso,  è  favorevole  riaprire  le  scuole  ma  – sottolinea  la  professoressa,  il  tema  in  questo  momento  è  un  altro,  il  tema  è  «tutelare  la  salute  col-  La  scienziata  ricorda  come  alcuni  lavori  scientifici  «hanno  chiaramente  concluso  che  non  si  può  pensare  ad  una  apertura  delle  scuole  senza  un  piano  strategico  rafforzato  di  mitigazione  della  pandemia.  Cosa  vuol  dire?  Che  per  pensare  una  riapertura  delle  scuole  in  presenza  senza  contribuire  ad  una  impennata  dei  contagi  è  necessario:  assicurare  un  testing  ed  uno  screening  continuo  livello  delle  scuole  per  individuare  tutti  positivi  asintomatici  paucisintomatici;  assicurare  un  contact  tracing  adeguato  ed  efficace  per  spegnere  sul  nascere  tutti  possibili  focolai  epidemici;  assicurare  un  distanziamento  fisico  idoneo  un  uso  costante  corretto  di  mascherine;  assicurare  una  adeguata  ventilazione  delle  aule;  assicurare  un  sistema  di  trasporto  efficiente,  adeguato  continuo;  avitare  assembramenti  all’ingresso  fuori  della  scuola».  Purtroppo,  col  sistema  dei  tracciamenti  che  è  «saltato»,  con  un  Rt  che  non  è  significativamente  sotto  con  la  variante  inglese  che  imperversa,  secondo  Chironna  le  condizioni  per  tornare  scuola  in  presenza,  in  sicurezza,  non  ci  sono.

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this