«Non è prevenzione ma business Il metodo è fallimentare»
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fonte:
- Il Resto del Carlino
«NON PARLIAMO più di prevenzione, ma di business». Ad intervenire sull’ ‘esplosione’ di sanzioni nella nostra città è Fabio Galli, vice presidente regionale Codacons. «Partiamo dal presupposto che il Comune ritiene la sanzione, in quanto tale, un deterrente affinchè l’ automolisita presti maggiore attenzione al codice della strada. Una ‘punzione’, insomma, per far si che impari la lezione. Ma l’ assunto viene a questo punto sbugiardato dai numeri: se le multe crescono, vuol dire che il metodo sanzionatorio – così com’ è pensato — non funziona. A mio avviso – continua il rappresentante dell’ associazione – occorre un sistema diverso per far si che, chi non rispetta il codice, inizi a farlo: per il suo bene e per quello del prossimo. Per questo ritengo fondamentale il ripristino di tante pattuglie sulla strada. Cosa c’ è – interroga Galli – di più deterrente di qualcuno che non solo controlla la velocità sulla strada ma che, oltre a questo, effettua una verifica totale sul conducente e sullo stato, ad esempio, del veicolo? Parlo di un rapporto diretto con l’ utente che possa così meglio capire in cosa sta sbagliando». Secondo Fabio Galli il sistema ‘sanzioni dall’ alto’ risulta sempre più inefficace. «Installare una macchina fotografica non rappresenta un metodo di prevenzione e cifre alla mano, non si riduce il numero anzi, aumenta. Quindi è lecito dire che non vi è risultato rispetto alla criticità e al pericolo che ci si prefigge di arginare». A tal proposito Galli porta ad esempio una recente battaglia del Codacons: «Abbiamo fatto ricorso contro gli scout speed di Maranello e Fiorano in base allo stesso principio: mettendo un’ auto che scatta foto all’ auto che sopraggiunge dalla direzione opposta non si fa altro che ‘raggirare’ il controllo della stessa. La contestazione, infatti, non è immediata: il cittadino si ritroverà a fare i conti il mese successivo con una sanzione di cui non ha memoria e magari il multato non era neppure il conducente. Io infrango il codice? Mi fermi, mi spieghi e mi controlli. Il metodo adottato fino ad ora è un buon business, ma dal punto della sicurezza è un fiasco. L’ unico strumento che funziona bene e che ha dato prova di garantire una drastica diminuzione degli incidenti è il tutor sulle autostrade: la sanzione scatta in base ad una media dei chilometri e lo strumento è ben segnalato. Se le statistiche sono la cartina tornasole, l’ aumento delle sanzioni rappresenta un fallimento».
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Tags: Fabio Galli, maranello, Scout Speed