Non è immune al conflitto d’ interessi Ricciardi lascia l’ Istituto di sanità
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fonte:
- La Verità
SARINa BIRAGHI«Non posso nascondere che per quanto mi riguarda questo governo ha presentato posizioni opinabili, soprattutto sui vaccini, sulla salute dei migranti e sullo smaltimento dei rifiuti. Non mi riferisco alla ministra Grillo, ma ad altri esponenti dell’ esecutivo. Tengo comunque a ribadire che non me ne vado in polemica con la Grillo ma perché ritengo di aver esaurito il mio compito all’ Istituto». E il presunto conflitto d’ interessi denunciato da un’ inchiesta delle Iene? «Accuse insussistenti nella forma e nella sostanza. Nella mia carriera sia a livello nazionale che internazionale ho sempre dichiarato tutte le mie attività, seguendo le modalità di volta in volta richieste dai regolamenti e dalle norme». Insomma, niente di personale. Walter Ricciardi ieri mattina (nella giornata in cui le formiche son tornate a infestare l’ ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, causando la chiusura temporanea di un reparto) ha convocato il cda dell’ Istituto superiore di sanità per comunicare che dal 1° gennaio non sarà più presidente, 8 mesi prima della scadenza naturale dell’ incarico (agosto 2019), per potersi dedicare pienamente all’ attività di ricerca e accademica. Attore da bambino, negli anni Sessanta, recitò nella serie televisiva I ragazzi di Padre Tobia, politicamente ha fatto parte del movimento Italia futura ed è stato candidato per la lista di Mario Monti, senza però essere eletto. Ricciardi, che tornerà a fare il professore di Igiene alla Cattolica di Roma, era stato nominato dall’ ex ministro Beatrice Lorenzin ed era diventato uno dei suoi consiglieri più ascoltati. Giorni fa aveva già comunicato la sua decisione al ministro Giulia Grillo. «Accetto le dimissioni del profressor Ricciardi dalla presidenza dell’ Iss. Ero a conoscenza da qualche settimana della sua volontà che rispetto. Il presidente lascerà l’ incarico dal 1° gennaio e contestualmente nomineremo un commissario per assicurare il funzionamento della macchina amministrativa, perché è necessario garantire continuità operativa all’ Istituto, che è un fiore all’ occhiello del nostro Paese». Così il ministro pentastellato, che vede un altro personaggio di punta del sistema sanitario nazionale lasciare prima del tempo il suo incarico (come è accaduto per i 30 membri non di diritto del Consiglio superiore di sanità «rimossi» lo scorso 3 dicembre). Nessun legame però con le dimissioni di Ricciardi perché come sostenne la Grillo «la regola dello spoil system per legge non si può applicare all’ Iss, poiché c’ è una nomina apicale non soggetta alla norma in questione». E allora, come per l’ Agenzia italiana del farmaco, anche per la guida dell’ Iss si procederà ad un bando pubblico. Con la Grillo di certo i rapporti sono stati piuttosto freddi, con alcuni scontri poco dopo l’ insediamento del governo gialloverde. «Lui ha manifestato un dissenso nei confronti di alcuni esponenti di questo governo che è del tutto legittimo ma che non ha nulla a che vedere con quello che è il suo ruolo, il ruolo da cui si sta dimettendo, cioè di presidente dell’ Iss che non fa certamente politica ma fa altro», ha ribadito la Grillo per nulla preoccupata delle dimissioni: «Ne prendo atto è del tutto legittimo anche perché era una nomina fatta da precedente ministro». Mentre l’ astronauta Samantha Cristoforetti, in un spot televisivo, ci dice che «la scienza ci tiene al sicuro da malattie infettive come il morbillo grazie ai vaccini», il principale ispiratore e strenuo difensore dell’ obbligo vaccinale getta la spugna. Ricciardi infatti ha sempre considerato la legge sui vaccini obbligatori una strategia profilattica fondamentale, tanto da definire i dubbiosi in merito «persone a razionalità limitata» appoggiati da una classe dirigente in contrapposizione con la scienza, evidenziando «una emergenza democratica che provoca problemi sanitari» in un’ Italia che è «una bomba di malattie infettive». Aggiungendo con convinzione che «l’ impegno di questo governo per la sanità è stato insufficiente». Inoltre l’ ormai ex presidente lascia convinto di essersi – in 4 anni e mezzo – impegnato profondamente per il risanamento e il rilancio dell’ Iss e di lasciare «un ente di ricerca solido dal punto di vista economico finanziario, riorganizzato dal punto di vista gestionale, attivo e stimato sia a livello nazionale che internazionale per la qualità e quantità delle sue prestazioni, dove è stato creato un museo che rappresenta anche un luogo di memoria e di diffusione della cultura scientifica». Ricciardi lascia l’ Iss mentre è in atto anche un gruppo lavoro tra Fnomceo e Iss sulle medicine non convenzionali (dall’ omeopatia all’ agopuntura) considerate però dall’ Iss delle «pseudoscienze». Forse con la sua uscita c’ è chi tira un sospiro di sollievo ipotizzando possibili nuove aperture e riconoscimenti per la «medicina alternativa». È convinto di chiarire anche le accuse delle inchieste giornalistiche secondo cui anche quando era a capo dell’ Iss ha collaborato per alcune società di lobbying nel settore farmaceutico, oltre ad avere consulenze per case farmaceutiche per diversi prodotti, tra cui il vaccino contro il meningococco B (poi divenuto obbligatorio su sua spinta) durante l’ approvazione della nuova legge sui vaccini, nonostante il parere contrario del suo stesso Istituto. Ricciardi, inoltre, era stato accusato di avere un grosso conflitto di interessi anche dal presidente del Codacons Carlo Rienzi: il riferimento riguardava un osservatorio di cui era a capo e che era finanziato da diverse case farmaceutiche. Il presidente dell’ Istituto superiore di sanità lo ha querelato, ma il giudice ha dato ragione al capo del Codacons. Tra i commenti di sostegno al prof dimissionario, quello del virologo Roberto Burioni: «Penso che in questo momento ogni singolo cittadino italiano debba dirgli grazie. Un amico carissimo con il quale ho condiviso mille battaglie, un collega preparato e capace che ha coraggiosamente inciso sulla salute della nostra comunità».
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