NIENTE NODO AI RUBINETTI: IL TAR DÀ RAGIONE AL CODACONS
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fonte:
- LeccePrima.it
Lo Iacp intende responsabilizzare i propri inquilini sul pagamento delle bollette all’Acquedotto pugliese con la costituzione delle autogestioni’ Ebbene, questo risultato, l’Istituto delle case popolari, non potrà ottenerlo intimando ai residenti il nodo al rubinetto. In altre parole niente taglio dell’acqua nei palazzi della ‘167’ B di Lecce. Almeno per i prossimi 90 giorni. ‘Dopo aver ordinato in via di urgenza allo Iacp ed all’Acquesdotto di non tagliare l’acqua nei condomini dell’Istituto in quanto bene essenziale ‘ si legge in una nota a firma del legale del Codacons Lecce Piero Mongelli -, con ordinanza di oggi, il Tar di Lecce ha sospeso tutti gli atti relativi alla costituzione delle autogestioni nella zona 167b di Lecce, dichiarando che le modalità adottate sono contrarie alla legge. Accogliendo le lamentele dei cittadini ricorrenti e dell’Associazione per la tutela dei diritti dei cittadini, difesi dagli avvocati Caterina Sturdà e Luisa Carpentieri, ‘la corretta costituzione delle autogestioni deve essere attuata in tempi e con modalità tali da salvaguardare gli interessi degli assegnatari’, e pertanto ‘non può derivare la sospensione dell’erogazione della fornitura di acqua a ciascun assegnatario, privato di un bene essenziale senza che al singolo soggetto possa essere direttamente imputata la mancata o irregolare costituzione dell’organo in questione’. Secondo Mongelli, ‘poiché ciò comporta un danno grave ed irreparabile per i cittadini della zona 167 di Lecce, il Tar ha sospeso tutti gli atti per 90 giorni, tempo entro il quale lo Iacp dovrà predisporre ‘delle più giuste modalità attuative per la costituzione delle autogestioni’, che, aggiungiamo noi, non prevedano il ricatto del blocco dell’erogazione dell’acqua per famiglie già gravemente disagiate’. ‘Con questa decisione ‘ conclude il legale di Codacons Lecce – è stato censurato il comportamento seguito dallo Iacp di Lecce in tutti questi mesi e sono state accolte in pieno tutte le censure che il codacons sin dall’inizio ha sollevato circa le modalità di costituzione delle autogestioni. L’Istituto ha scelto la via dello scontro invece di coinvolgere ed informare gli assegnatari in modo compiuto così come era obbligato a fare per legge. Ancora più forte e decisa è la richiesta di azzeramento dei vertici dell’istituto o della definitiva nomina degli organi statutari da troppo tempo rimandata. Come già riferito, nei giorni scorsi il Codacons ha richiesto l’intervento del Prefetto affinchè porti tutte le parti interessate intorno ad un tavolo, con un incontro che possa aiutare a risolvere la vicenda. Ora questo incontro è ancora più importante e si auspica che possa avvenire nel più breve tempo possibile’.
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