Niente da fare, un’altra giornata di passione e corse frenetiche in ricevitoria…
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fonte:
- Il Messaggero
Niente da fare, un’altra giornata di passione e corse frenetiche in ricevitoria nonostante le ferie, la bolla di calore è l’esodo da organizzare che si è conclusa con una delusione generale: il sei non è stato centrato e il jackpot vola ancora più in alto per diventare il record dei record e iniziare di nuovo a fare sognare l’abbraccio della dea bendata che risolva una volta per tutte le tribolazioni quotidiane. Niente da fare: dal 31 gennaio scorso la sestina si rifiuta di uscire, e a colpi di tre concorsi a settimana, il jackpot è salito a 115 milioni 900 mila euro, il montepremi più alto di sempre in Italia e, al momento, il più alto al mondo per una lotteria. Adesso si ricomincia da capo, un nuovo conto alla rovescia fino a martedì sera, quando la prossima estrazione ci dirà se un comune cittadino è stato incoronato Paperon de’ Paperoni. Intanto anche se mancano i fuochi d’artificio tanto attesi, in provincia di Novara, ad Arona, c’è chi brinda per un 5+ da 2,7 milioni di euro, realizzato nella tabaccheria Airoldi in via Roma 87. Allegria anche in Sardegna, grazie a un "5 stella" da 413.508 euro giocato nel bar La Piazzetta di via delle Mimose 20 a Cardedu (Nuoro). E se non c’è la caccia al vincitore, tiene banco la chiacchiera sulla sestina irresistibile, che muove speranze e delusioni, attese e polemiche tra chi il Superenalotto lo ama e chi invece lo considera – quando raggiunge vette così elevate – un pericolo per la salute mentale e per il portafogli degli scommettitori. Certo, nonostante milioni di italiani siano rimasti imbottigliati nelle file dell’esodo, nonostante le ferie e il caldo abbiano reso più difficile giocare la schedina, sono stati milioni gli italiani che anche ieri hanno tentato la fortuna. Non c’è stata quella crescita verticale delle scommesse a cui i jackpot da record ci avevano abituati: giovedì il concorso aveva incassato 47,8 milioni di euro con una crescita del 14,3% rispetto allo stesso giorno della settimana precedente, ma con un calo del 2,3% rispetto ai 48,9 milioni di martedì. E questo calo inaspettato ha fatto pensare che magari non proprio tutti sono d’accordo con questa sfrenata corsa all’oro, combattuta tanto dal Codacons quanto dai vescovi che hanno chiesto di congelare il jackpot e devolvere il tutto ai terremotati dell’Aquila. In sintonia con questo desiderio, i lavoratori della Ideal Standard di Brescia – stabilimento a rischio di chiusura – ieri hanno donato la vincita di 2.200 euro realizzata due giorni fa. Il denaro è stato consegnato ai genitori di un bambino di due anni e mezzo affetto da un malattia che gli impedisce di vedere e sentire.La proposta di monsignor D’Urso, segretario della consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II, pur avendo un forte richiamo, non può però essere praticata, almeno per il momento: per cambiare le regole del gioco della Sisal occorre un intervento normativo del Governo, e comunque non è cosa semplice perché bisognerebbe tenere conto dei diritti acquisiti da parte di giocatori e della stessa società di gestione. La Sisal comunque non può lamentarsi quest’anno: i jackpot record sono la migliore pubblicità per un gioco che ha vissuto momenti migliori ma che è comunque ancora nel cuore e nelle abitudini di molti. Negli ultimi sette mesi la raccolta del Superenalotto ha già toccato 1,7 miliardi di euro con 3,4 miliardi di combinazioni giocate. E contemporaneamente festeggia anche l’Erario con 850 milioni incassati.
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