20 Gennaio 2011

Nella ex Burgo riprende il lavoro: 22 assunti

CLAUDIO VISANI Una nuova impresa che scommette nel settore del riciclaggio dei rifiuti e 22 operai, la cui cassa integrazione è agli sgoccioli, che ritornano al lavoro. E’ la più bella conclusione ad una crisi economica, quella che ha colpito le cartiere della Valle del Reno, che si possa auspicare e che ha visto come protagonisti la Dismeco srl che si occupa di recupero dei cosiddetti Raee (rifiuti elettrici, elettronici e informatici), i sindacati, Unindustria, il Comune di Marzabotto e la Provincia di Bologna. La nuova azienda (è nata a novembre sulle ceneri e sui terreni della ex cartiera Burgo)si è impegnata ad assorbire gradualmente, mano a mano che l’ attività autiva per tutelare clienti e azionisti della banca. «Almeno trenta hanno delle urgenze impellenti e non sono neanche state informati», ha detto il vice presidente Bruno Barbieri. Il Codacons si sta muovendo su tre fronti: azione collettiva per il risarcimento danni con «domanda per "mala gestio" verso il Cda e il Collegio sindacale», ricorsi al Tar e al Tribunale ordinario, richiesta al commissario straordinario Fernando De Flaviis «di allentare le misure adottate per dare la possibilità di vendere i titoli e di mettere i soldi nel conto corrente». Perchè «c’ è anche chi ha già versato 100.000 euro per un rogito che ora rischia di non poter onorare perdendo affare e acconto». Barbieri ha invocato «elasticità», ricordando che «il Fondo Interbancario copre fino a 103.000 euro» e quindi, i movimenti sui conti correnti fino a quella cifra potrebbero essere sbloccati. Senza copertura sarebbero invece 55 posizioni per complessivi 23 milioni di euro. Tra queste posizioni scoperte c’ è anche Telefono Azzurro, per cui si sta sta cercando di raggiungere un accordo con Banca Intesa. «Ci domandiamo inoltre – ha proseguito Barbieri – quali misure abbia preso Ber Banca nei confronti del Cda, dal momento che nei verbali delle ispezioni di Bankitalia c’ è scritto chiaramente che il "buco" deriva da negligenze del Cda e del Collegio sindacale che doveva controllarlo». Il Codacons dice, infine, che collaborerà con la Procura, perchè «stanno uscendo nuovi elementi». Fino ad ora sono un centinaio gli azionisti e i correntisti che si sono rivolti all’ associazione. * menta, gli ultimi 22 lavoratori della cartiera ancora rimasti senza lavoro, un’ impiegata contabile è stata già contrattualizzata. "Oggi siamo ancora al 30% delle nostre potenzialità-ha spiegato l’ ad Claudio Tedeschi – ed impieghiamo 25 persone. Questo accordo dimostra come gli imprenditori bolognesi continuano ad avere nel dna la sensibilità verso il territorio". Della stessa opinione la Presidente Draghetti che esulta: "Questo risultato, unico in Italia, non l’ avremmo mai ottenuto senza la concertazione avviata con tutti gli interessati al problema". V.T.

 

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