Nel Lazio è una gara a nove Ma il duello riguarderà i tre big
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fonte:
- Trentino extra
E’ Moncenisio (Torino) il Comune con meno elettori chiamati al voto oggi: 27 per la Camera e 26 per il Senato. Roma è la città con ilcorpo elettorale più numeroso: 2.086.430 elettori per la Camerae 1.930.272 per il Senato. I diciottenni che si avvicinano alle sezioni elettorali per la prima vota sono 584.530 (330.378 uomini e 284.152 donne). Ed è ancora una volta la capitale la città con il più alto numero di giovani esordienti in cabina elettorale. Sono invece oltre quattro milioni gli elettori che votano per corrispondenza all’ estero. Dominica, Burkina Faso e Isole Marshall gli Stati con il minor numero di italiani, un solo elettore. In Argentina il numero più alto, circa 650 mila. ROMA Ecco una mappa per l’ appuntamento elettorale. Si vota solo domenica 4 marzo dalle 7 alle 23. Bisogna avere 18 anni per la Camera, 25 per il Senato. Il Rosatellum bis si basa su un sistema misto: un terzo maggioritario, due terzi proporzionale. Gli elettori riceveranno una scheda gialla per il Senato e una rosa per la Camera. Ogni scheda riporterà il nome del candidato nel collegio uninominale. Nella parte sottostante ci sarà il simbolo della lista o delle liste collegate al candidato uninominale, con a fianco l’ elenco dei candidati nel collegio plurinominale. Le schede saranno munite di un tagliando anti-frode che il presidente del seggio dovrà staccare prima di metterle nell’ urna: un passaggio che renderà di fatto automatico il deposito della scheda da parte del presidente, e non dell’ elettore. L’ elettore può apporre una croce sulla lista, estendendo così il voto anche al candidato uninominale collegato. Oppure può apporre un segno su un candidato uninominale, e il voto si estenderà alla lista o liste collegate in misura proporzionale alle preferenze ottenute nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate. Non è invece possibile il voto disgiunto. ROMA Nel Lazio si vota anche per eleggere il nuovo Governatore. In corsa nove candidati, ma la sfida sarà a tre, tra il presidente uscente, Nicola Zingaretti, che cerca il bis, la candidata pentastellata Roberta Lombardi e Stefano Parisi in pista per il centrodestra. I posti in palio al Consiglio regionale sono 51, di cui 40 assegnati con il sistema proporzionale e dieci come premio di maggioranza (il 51mo è il governatore eletto). A correre per la carica di presidente della Regione oltre a Zingaretti, alla guida di un’ ampia coalizione di centrosinistra, Parisi e Lombardi ci sono il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi (civico), Mauro Antonini (Casapound), Giovanni Paolo Azzaro (Dc), Elisabetta Canitano (Potere al Popolo), Stefano Rosati (Riconquistare l’ Italia), Jean Leonard Touadì (Civica Popolare). Nella giornata del silenzio elettorale, non sono mancate polemiche, con il Pd del Lazio che ha fatto un appello all’ Agcom contro Stefano Parisi per via di un breve video pubblicato sulla sua pagina Facebook. Un invito generico a esercitare il diritto di voto, in cui però è ben visibile il logo del candidato del centrodestra, con il suo nome e i simboli dei partiti che lo appoggiano. Polemica anche per la rimodulazione del trasporto pubblico di Roma: bus ridotti, oggii, e possibili ripercussioni sulla metro B a causa dei molti dipendenti dell’ Atac coinvolti nelle operazioni di voto come scrutatori, presidenti di seggio o segretari. Stefano Pedica (Pd) ha chiesto che azienda e Campidoglio «prendano provvedimenti, perché è assurdo che i mezzi si fermino a causa delle elezioni». Da Atac fanno comunque sapere che il numero di dipendenti coinvolti è «coerente con le ultime tornate elettorali»: alle Comunali 2016 furono 850 i lavoratori Atac impegnati. Lunedì, in ogni caso, il Codacons presenterà un esposto alla Corte dei Conti.
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