4 Marzo 2018

Nel Lazio è una gara a nove Ma il duello riguarderà i tre big

ROMANel Lazio si vota anche per eleggere il nuovo Governatore. In corsa nove candidati, ma la sfida sarà a tre, tra il presidente uscente, Nicola Zingaretti, che cerca il bis, la candidata pentastellata Roberta Lombardi e Stefano Parisi in pista per il centrodestra. I posti in palio al Consiglio regionale sono 51, di cui 40 assegnati con il sistema proporzionale e dieci come premio di maggioranza (il 51mo è il governatore eletto). A correre per la carica di presidente della Regione oltre a Zingaretti, alla guida di un’ ampia coalizione di centrosinistra, Parisi e Lombardi ci sono il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi (civico), Mauro Antonini (Casapound), Giovanni Paolo Azzaro (Dc), Elisabetta Canitano (Potere al Popolo), Stefano Rosati (Riconquistare l’ Italia), Jean Leonard Touadì (Civica Popolare). Nella giornata del silenzio elettorale, non sono mancate polemiche, con il Pd del Lazio che ha fatto un appello all’ Agcom contro Stefano Parisi per via di un breve video pubblicato sulla sua pagina Facebook. Un invito generico a esercitare il diritto di voto, in cui però è ben visibile il logo del candidato del centrodestra, con il suo nome e i simboli dei partiti che lo appoggiano. Polemica anche per la rimodulazione del trasporto pubblico di Roma: bus ridotti, oggii, e possibili ripercussioni sulla metro B a causa dei molti dipendenti dell’ Atac coinvolti nelle operazioni di voto come scrutatori, presidenti di seggio o segretari. Stefano Pedica (Pd) ha chiesto che azienda e Campidoglio «prendano provvedimenti, perché è assurdo che i mezzi si fermino a causa delle elezioni». Da Atac fanno comunque sapere che il numero di dipendenti coinvolti è «coerente con le ultime tornate elettorali»: alle Comunali 2016 furono 850 i lavoratori Atac impegnati. Lunedì, in ogni caso, il Codacons presenterà un esposto alla Corte dei Conti.

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