Naufragio Giglio, Codacons: causa da 460 mln dollari contro Costa

GENOVA, 31 gennaio (Reuters) – Il Codacons ha depositato alla corte di giustizia di Miami, negli Usa, un’ azione collettiva di risarcimento danni per 460 milioni di dollari contro Costa Crociere e la sua casa madre Carnival da parte sei passeggeri della Costa Concordia, naufragata lo scorso 13 gennaio. Si tratta di due passeggeri italiani e quattro americani, ha spiegato in una conferenza stampa oggi l’ associazione dei consumatori, che collabora per il caso con due studi legali americani, Napoli Bern Ripka Shkolnik e Proner & Proner. L’ istanza è stata presentata lo scorso 27 gennaio. “Tutti i passeggeri hanno diritto di essere risarciti per danni materiali e morali”, ha spiegato il presidente del Codacons Carlo Rienzi, che ritiene troppo basso un risarcimento di 11.000 euro a passeggero previsto nell’ accordo raggiunto da altre associazioni con la compagnia. “Abbiamo deciso si rivolgerci alla corte di Miami perché giustizia italiana è troppo lenta”, ha spiegato ancora Rienzi. L’ iniziativa non esclude, in caso di insuccesso dell’ azione negli Usa, una successiva class action o eventuali azioni individuali anche in Italia e, in ogni caso, una azione di risarcimento danni in base al codice del processo amministrativo contro le Capitanerie di porto e altre pubbliche amministrazioni che potrebbero aver omesso i controlli per prevenire l’ incidente, ha spiegato ancora il Codacons. Sono 17, uno dei quali ancora da identificare, i morti accertati del naufragio dello scorso 13 gennaio, quando la nave ha urtato uno scoglio ed è finita rovesciata su un fianco a pochi metri dall’ Isola del Giglio, con a bordo circa 4.200 persone tra passeggeri ed equipaggio. Ancora 16 persone mancano all’ appello. — Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia.

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