Naufragio Concordia, lo stress vale 92mila euro
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fonte:
- Il Secolo XIX
A quasi dieci anni dalla tragedia che causÚ 32 vittime, la Concordia torna un caso giudiziario di primo piano. Costa Crociere dovr? infatti risarcire con 92.692 euro un naufrago perchÈ quel disastro, si legge nelle motivazioni dunasentenza pronunciata ieri, gli causÚ Úuno ´stress post- traumaticoª.Lo ha deciso il tribunale di Genova che ha accolto le istanze di Ernesto Carusotti, romano oggi ottantenne, uno dei passeggeri che la notte del 13 gennaio 2012 fu messo in salvo all’Isola Isoladel Giglio. La prima sezione civile, guidata da Paolo Gibelli, ha condiviso in pieno le tesi del Codacons che assisteva il passeggero, certificando responsabilit? in capo alla compagnia. ´Nel caso attuale – scrive il magistrato – eventuali colpe in fase di salvataggio non eliminano la responsabilit? di chi ri- spondedel naufragio stesso… Carusotti avrebbe potuto evitare il trauma scendendo regolarmente a mare con la prima scialuppa, l’esperienza esperienzastressante sarebbe stata di certo molto minore e forse il danno biologico non vi sarebbe stato. Ma tutto ciÚ Úche accadde in concreto al viaggiatore dipese appunto anche dal naufragio, che Ë il reato di cui Costa risponde. Non vi Ë bisogno daltroª. Ancora:´Il nucleo centrale della citazione… pare orientato a far constare che, pur in presenza del naufragio, lo stesso avrebbe potuto essere meglio gestito, senza danno per l’attore attore… ilDge (generatore diesel demergenza, ndr) dovevariattivarsi dopo il primo urto contro lo scoglio, cosa avvenuta solo per essere succeduta da nuovo e definitivo blocco, con insufficiente erogazione di correnteª. E lo stessomacchinario ´in ragione del progredire dell’inclinazione inclinazione della nave,avrebbe dovuto garantire energia ai servizi essenziali per almeno una mezz’ora ora… allerogazione diemergenza nonavrebbero dovuto inoltre essere agganciate utenze superflue, anzi controindicate, come gli ascensoriª. E sempre l’erogazione erogazionedi corrente ´avrebbedovuto permettere di azionare la pompa di sentina, rallentando per un po l’inclinazioneª inclinazioneª. La stoccata successivaË sul comportamento dellequipaggio. ´Un personale preparato all’emergenza avrebbe evitato il panico…la corrente avrebbe dovuto alimentare i verricelli elettrici di recupero delle scialuppe e tale recupero avrebbe consentito di emendare la manovra erronea di ammaraggio della scialuppa del Carusotti, permettendogli una discesa che evitasse il terrifico (testuale, ndr) attraversamento della nave nella direzione del pericolo… Effettivamente – sottolinea il giudice – per quasi tutti questi fatti sono dedotti autonomi profili di responsabilit? di Costa Crociereª. La conclusione Ë netta: ´Nel complesso pare quindi accoglibile e conforme al sistema della responsabilit? ci- vile la tesi della integralerisarcibilit? dei danni di natura esistenziale, se provati e conseguenza di reato. Resta confermato che a carico di Costa va poi posto il danno per la mera esperienza traumatica e stressante, oltre che per la lesione biologica accertata dai mediciª. Il tribunale condanna quindi lazienda a risarcire con 77 milaeuro per i danni patrimoniale e non patrimoniali e a pagare 15.692 692 euro di spese legali. Carusotti,pi? volte intervistato negli anni successivi al disastro, ha sempre ribadito di ritenere ´un miracoloª il fatto che lui e sua moglie fossero sopravvissuti. ´Laddetto alla scialuppa – le parole che haripetuto davanti ai giudici – non riusciva a calarla correttamente, il panico provato allora si Ë rinnovato di continuo. E in generale credo che quando si trasportano oltre quattromila persone, la sicurezza debba essere garantita in maniera totaleª. La compagnia, contattata dal Secolo XIX, non interviene sulla vicenda giudiziaria, che ha comunque destato sorpresa. Va ricordato che Costa ha raggiunto accordi di risarcimento con il 98% dei passeggeri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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