19 Novembre 2020

NATALE, CONTE: NIENTE VEGLIONI O CURVA SI IMPENNA

 

CODACONS: CENONE E PRANZO DI NATALE VALGONO 2,6 MILIARDI DI CONSUMI ALIMENTARI

RISCHIO FORTE CONTRAZIONE DELLA SPESA ALIMENTARE CON EFFETTI PESANTI PER MADE IN ITALY E IMPRESE DEL SETTORE

Il Covid mette a rischio 2,6 miliardi di euro di consumi alimentari solo per la spesa del cenone della Vigilia e del pranzo di Natale. Lo afferma il Codacons, commentando le dichiarazioni odierne del Premier Giuseppe Conte secondo cui “A Natale dobbiamo già predisporci a passare le festività in modo più sobrio: veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non è possibile”.
“La spesa alimentare legata al cenone del 24 dicembre e al pranzo del 25 vale, da sola, 2,6 miliardi di euro, senza contare le altre festività legate al Capodanno e a Santo Stefano – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per imbandire le tavole gli italiani non badano a spese, e lo scorso anno i consumi alimentari legati al Natale hanno registrato un incremento del +3% rispetto al 2018”.
“L’emergenza sanitaria e le limitazioni alle feste in casa allo studio del Governo rischiano tuttavia di abbattere drasticamente la spesa legata alle festività natalizie, con i consumi alimentari che potrebbero calare almeno -5% rispetto allo scorso anno, con effetti pesanti per il Made in Italy e per le imprese del settore” – prosegue Rienzi.
Il Codacons ricorda infine che lo scorso anno sono stati spesi in Italia 300 milioni di euro per l’acquisto di 55 milioni di pandori e panettoni; 600 milioni di euro per spumante e vino finiti sulla tavole durante pranzo e cenone di Natale 2019, e 450 milioni di euro di prodotti ittici.

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