24 Maggio 2022

NAS SANZIONANO 110 CENTRI MEDICINA ESTETICA. CODACONS: BENE NAS, IN ITALIA È BOOM DI STRUTTURE ABUSIVE

     

    5 MILIONI GLI ITALIANI CHE SI RIVOLGONO ALLA MEDICINA ESTETICA, MA DA CENTRI ILLEGALI ENORMI PERICOLI PER LA SALUTE

    Bene per il Codacons la campagna di controllo su tutto il territorio nazionale condotta dai Nas per la verifica della corretta erogazione delle prestazioni di medicina estetica, che ha portato a sanzioni per 110 strutture irregolari.
    Appena un mese fa, in occasione della morte di una donna a Maranello a seguito di un trattamento estetico al seno, avevamo denunciato il fenomeno delle strutture abusive esistenti in Italia e degli operatori illegali che eseguono trattamenti estetici in assenza dei requisiti previsti dalla legge – spiega il Codacons – Un business in costante aumento in Italia che va di pari passo alla crescente richiesta di trattamenti estetici per migliorare il proprio aspetto fisico da parte degli italiani.
    I numeri ufficiali registrano infatti una crescita del +30% nel numero di interventi di chirurgia estetica eseguiti nel nostro paese tra il 2020 e il 2021 – spiega il Codacons – L’80% delle richieste riguarda interventi non invasivi, che possono essere eseguiti anche da dentisti, odontoiatri, dermatologi e medici di base, mentre il 20% è costituito da interventi chirurgici veri e propri, come Mastoplastica Additiva, Rinoplastica e Liposuzione. In cima alla classifica dei trattamenti più richiesti compare il Botox, seguito da filler con acido ialuronico, trattamenti laser, peeling, biorivitalizzazione.
    Si stima che in Italia siano 5 milioni le persone che, per migliorare il proprio aspetto fisico, abbiano fatto ricorso alla chirurgia estetica o plastica nell’ultimo periodo.
    Assieme alla crescita del numero di interventi eseguiti in Italia, si assiste al parallelo aumento di iniezioni, ritocchi e operazioni eseguite in strutture illegali, non a norma, spesso all’interno di abitazioni private e studi improvvisati, e condotte da soggetti che non presentano le necessarie qualifiche e che quindi possono rappresentare un rischio per la salute dei cittadini – conclude il Codacons.

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