MUTUI: RATA TORNA A 2006
- fonte:
- Ansa
TREMONTI, MENO ANGOSCE; ABI,FORTI RISPARMI PER 1,25 MLN FAMIGLIE
Chi ha contratto un mutuo a tasso
variabile può rimettere le lancette dell`orologio al 2006, poco
prima dell`impennata dei tassi di interesse. Ma se i tassi
d`interesse internazionali non scenderanno abbastanza si dovrà
pagare più a lungo. E` questo il succo dell`accordo fra governo
e banche, illustrato oggi dal ministro dell`Economia, Giulio
Tremonti, al termine del consiglio dei ministri di Napoli. In
pratica, ha spiegato Tremonti, si tratta di una
“ristrutturazione dei mutui: le rate, per le famiglie che
vorranno farlo, potranno essere convertite dal tasso variabile
al fisso“, ai valori però “del 2006, prima che i tassi di
interesse aumentassero“.
L`intesa, ha spiegato l`Associazione bancaria italiana,
potrebbe riguardare un esercito di circa 1,25 milioni di nuclei
familiari che – sulla base di un mutuo ventennale da 80.000 euro
– potrebbero arrivare a risparmiare circa 850 euro l`anno
ciascuna. Nel dettaglio, il provvedimento prevede che, per chi
accede alla rinegoziazione, il mutuo diventi a rata fissa, il
cui importo è quello pagato in media nel 2006, mentre la durata
resterà inizialmente invariata e il suo eventuale allungamento
dipenderà dall`andamento dei tassi di interesse. I clienti
potranno chiedere alle banche la rinegoziazione entro il
prossimo 31 dicembre.
Alla scadenza del mutuo, ha sottolineato Tremonti, “se i
tassi sono saliti, il contratto dura di più, altrimenti se i
tassi sono scesi, udite udite, i soldi pagati in più verranno
restituiti“. In realtà, il meccanismo prevede che, spiega
l`Abi, se durante la vita del mutuo rinegoziato i tassi di
interesse scendono sotto il `nuovo` tasso fisso, allora “il
beneficio legato al nuovo tasso verrà riconosciuto attraverso
il ritorno ad una inferiore rata variabile come prevista dal
mutuo originario“.
Tremonti, spiegando che il presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, “ha esercitato la moral suasion e io la fiscal
suasion“, ha ribadito che “non si tratta di un miracolo, ma di
un sollievo per le tante famiglie che si sono trovate in questi
due anni nella trappola di uno stipendio fisso e mutuo
variabile“. Insieme al provvedimento sull`Ici, servirà a
togliere “un po` di angoscia che in questo periodo ha gravato
su troppe famiglie“. Per il presidente dell`Abi, Corrado
Faissola, in questo modo “sarà possibile estendere ad una più
ampia platea di famiglie l`opportunità di ricorrere alla
rinegoziazione con un`unica procedura. La convenzione è la
prima conferma dell`impegno fattivo che abbiamo annunciato al
Governo per contribuire alla ripresa del Paese e della sua
economia“.
Da parte dei consumatori rimane però uno scetticismo di
fondo: “l`accordo avrà valore solo sulla carta, perché le
banche non daranno mai attuazione pratica a tale innovazione“,
sostiene il Codacons, sottolineando di “non credere più alle
banche dopo ciò che è successo con il decreto Bersani“ sulla
portabilità dei mutui. Lo stesso ex ministro dello Sviluppo
Economico si interroga sul rispetto delle regole di mercato: “E
se un consumatore riesce a ottenere condizioni migliori di
quelle dell`accordo? Certo – ha proseguito – è meglio una
prigione confortevole dei Piombi veneziani, ma è pur sempre una
prigione“.
Dal canto loro, Adusbef e Federconsumatori si dicono
“diffidenti“ e auspicano che “oltre al danno non si aggiunga
anche la beffa per quei 3,2 milioni di mutuatari a tasso
variabile“, che sono già costretti a pagare tassi più alti
rispetto all`Europa, con esborsi che possono arrivare anche a
31.000 euro in più.
- Sezioni:
- Rassegna Stampa
- Aree Tematiche:
- BANCA