2 Marzo 2016

Mutui, giro di vite Ue sui morosi. Protesta M5S. Caos alla Camera

Mutui, giro di vite Ue sui morosi. Protesta M5S. Caos alla Camera

Roma 2 marzo 2016 – Dura protesta del Movimento 5 Stelle che ha ‘occupato’ il corridoio davanti alla Commissione Finanze per impedire la discussione del decreto legislativo che recepisce la direttiva sui mutui, esponendo un cartello ‘La casa non si tocca’. Dopo alcuni minuti i 5Stelle hanno liberato il corridoio e la commissione ha potuto iniziare la seduta. Tutto il gruppo dei grillini, non solo i deputati della commissione Finanze, partecipa ai lavori. La direttiva prevede un giro di vite sui morosi, che consente alle banche di entrare in possesso delle case dopo solo 7 rate non pagate. La norma non è retroattiva.

I ‘grillini’ hanno protestato anche nell’Aula della Camera, durante il question time in diretta tv. Mentre il governo si accingeva a rispondere ad una interrogazione, i deputati M5S hanno innalzato striscioni con la scritta “la casa non si tocca” che hanno sventolato fin sotto il banco della presidenza. Il vicepresidente Luigi Di Maio ha richiamato all’ordine diversi deputati, poi ha espulso il deputato Bianchi e ha sospeso la seduta. Anche Emanuele Fiano del Pd è stato espulso: mentre il capogruppo del Pd Ettore Rosato contestava l’atteggiamento dei 5 Stelle, Fiano, mentre i deputati M5S urlavano, è andato sotto il banco della presidenza a protestare. Al terzo richiamo, per lui è scattata l’espulsione.

“#LaCasaNonSiTocca! Non glielo permetteremo! Siamo con i cittadini, non con le banche!”, ha scritto Beppe Grillo su twitter. “Ci hanno tolto il lavoro, ci hanno prosciugato le buste paga – ha aggiunto poi su Facebook – con tasse sempre più alte. Ora vogliono toglierci la casa senza nemmeno passare dal giudice. E’ una follia! Oggi faremo di tutto per impedire che passi questo provvedimento”.
La protesta del Movimento 5 Stelle è stata “una messinscena, un atto gravissimo” perché è “inaccettabile che si impedisca a deputati e governo di entrare in commissione”, ha detto il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato al termine di una riunione con il governo. Con il decreto attuativo della direttiva sui mutui “si sistemano in maniera organica” una norma che “è quella che già si pratica per sentenza della Cassazione”.

Fonti del ministero dell’Economia precisano intanto che il governo aveva il dovere di recepire la direttiva Ue sui mutui, ma nel farlo si è scelta una soluzione attenta alla tutela del consumatore-debitore, inserendo il diritto a vedersi riconosciuta l’eventuale eccedenza (rispetto al debito non rimborsato alla banca) dalla vendita dell’immobile. Dal ministero spiegano che la direttiva non prevedeva esplicitamente questa possibilità.

Rassicura anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, sottolineando che “non c’è il rischio di avere la casa pignorata”. E aggiunge: “E’ una direttiva europea, non è una richiesta dell’Abi”. Poi conclude: “Ho studiato il documento del governo che recepisce la direttiva e non riguarda fatti passati, ma eventualità, possibilità per il futuro, è una cosa lasciata alla libera contrattazione tra le famiglie e gli istituti bancari, e non riguarda il passato e i crediti deteriorati”.

E oggi il Codacons ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma in merito alla direttiva europea. “Lo scorso anno 3 milioni di famiglie, circa il 12% del totale, ha avuto difficoltà nel pagamento del mutuo”, spiega l’associazione. “Negli ultimi anni in Italia si è registrato inoltre un record di suicidi o tentati suicidi da parte di cittadini che avevano perso la propria abitazione a causa dell’impossibilità di pagare le rate dei mutui; i suicidi per motivi economici sono stati addirittura 560 dall’inizio del 2012 a giugno del 2015 (320 i tentati suicidi)”, ricorda la nota.

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