Doveva chiudere a mezzanotte come tanti altri musei e monumenti inseriti nella ‘Giornata europea del patrimonio’. E invece il Colosseo avrebbe chiuso oltre un’ora prima, alle 22:50. E’ quanto denuncia il Codacons riferendo numerose segnalazioni di protesta dei cittadini. L’associazione che agisce in difesa dei consumatori ha così inviato un esposto all’Antitrust e alla Procura di Roma “chiedendo di accertare i fatti e la sussistenza della fattispecie di pubblicità ingannevole” si legge in una nota.
Come ricorda l’associazione l’iniziativa culturale garantiva l’accesso a “musei, monumenti e aree archeologiche statali fino alle ore 24:00 con ingresso ad 1 euro, come riportato anche sul sito del Ministero dei beni culturali”. Al contrario “numerosi i cittadini sabato sera si sono messi in fila attendendo il proprio turno per visitare musei e altre zone storiche della capitale, compresi quelli interessati al Colosseo (monumento inserito nell’iniziativa)” ma, “stando alle denunce degli utenti, i cancelli dell’Anfiteatro Flavio sarebbero stati chiusi attorno alle ore 22:50, tra le tante proteste dei presenti”che hanno segnalato il disservizio al Codacons.
“Non è possibile infatti pubblicizzare in pompa magna un evento sottolineando l’apertura straordinaria fino alla mezzanotte” commenta il Codacons “se poi non si è in grado di rispettare gli orari promessi perché così facendo si diffonde un messaggio pubblicitario ingannevole che danneggia una moltitudine di soggetti”.

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