5 Giugno 2015

MUORE DURANTE RAVE PARTY: CODACONS PRESENTA ESPOSTO A PROCURE DI CASERTA E VERONA

MUORE DURANTE RAVE PARTY: CODACONS PRESENTA ESPOSTO A PROCURE DI CASERTA E VERONA
 
ACCERTARE
EVENTUALI RESPONSABILITA’ DELL’ULSS 20 DI VERONA. SOSPESI DA MESI I
MONITORAGGI DEL SISTEMA NAZIONALE SULLA DROGHE CHE AVEVANO PERMESSO DI
BLOCCARE I RAVE ILLEGALI E I SITI INTERNET
 

 
 
Il Codacons ha presentato un esposto/denuncia alle Procure della Repubblica di Caserta e Verona dopo aver rilevato che il Sistema Nazionale di Allerta sulle droghe, dato in gestione alla ULSS 20 di Verona, è stato compromesso per inique decisioni, danneggiando gravemente la meritoria e importante attività di tale sistema nella prevenzione del traffico e dello spaccio delle nuove droghe attraverso internet e dei rave party illegali. Tale Sistema, infatti, da anni, aveva raggiunto livelli di eccellenza nella lotta alla diffusione delle sostanze stupefacenti e dei rave party illegali, salvando numerose vite umane supportando direttamente e agevolando le operazioni delle Forze di Polizia e della Magistratura contro i nuovi spacciatori che operano via web.
Dopo il recente caso del ragazzo di 24 anni morto durante un rave party organizzato in provincia di Caserta non segnalato dalla Ulss, l’associazione ha deciso di chiedere alle Procure di Verona e Caserta di verificare se la omissiva sospensione dei monitoraggi dei siti e dei rave del Sistema abbia avuto ripercussioni sul fronte della salute pubblica.
Il CODACONS ha rilevato infatti che oltre ad aver affidato la responsabilità e la gestione di tale Sistema a persone che non sembrerebbero qualificate ad affrontare una tale responsabilità nazionale con riflessi europei, è stato anche interrotto immotivatamente il monitoraggio della comparsa di siti Internet che offrono e spacciano nuove e pericolosissime droghe di origine sintetica e spesso causa di decessi di giovani ragazzi per intossicazioni acute.
Da mesi, inoltre, nonostante la presenza di specifici finanziamenti è venuto a cessare anche il monitoraggio e la segnalazione dei rave party illegali dove queste nuove droghe vengono spacciate e sperimentate. L’associazione dei consumatori ha dunque chiesto alle due Procure di verificare se l’attuale gestione del Sistema Nazionale di Allerta sulle droghe e la decisione di sospendere alcuni monitoraggi, abbia in qualche modo contribuito ad incrementare i pericoli per la salute a cui vengono sottoposti soprattutto i giovani, in relazione alla mancanza di importanti attività di prevenzione, considerato che ad oggi le Forze dell’Ordine non ricevono più segnalazioni a loro necessarie ed utili per poter intervenire con tempestività ed efficienza.
Viene cioè a mancare da mesi (per responsabilità diretta della ULSS 20)  un importante opera che in questi anni aveva permesso di far chiudere oltre 500 siti web e di prevenire oltre 100 rave party illegali.
 

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