Multe sulle strisce blu, è scontro tra Anci, Codacons e ministero
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fonte:
- TG COM
E’ scontro tra il ministero e i Comuni sulla sosta all’ interno delle strisce blu oltre l’ orario per il quale si è pagato il ticket di parcheggio. Dopo il parere del ministero, che aveva bocciato le multe, l’ Associazione dei Comuni ha reagito sostenendo che le contravvenzioni sono legittime. Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, però, insiste: “Non c’ è nulla di cui discutere, l’ interpretazione è chiara”. “Se ho pagato la sosta del pedaggio a pagamento e alla scadenza di questa sosta, dopo avere comunque pagato, sto dieci minuti in più – sostiene il ministro – non posso ricevere la multa per sosta senza pagamento ma dovrò completare il pagamento per la differenza tra la sosta che ho pagato e il tempo che sono rimasto”. Perché, come aveva spiegato il ministero nei giorni scorsi, il pagamento insufficiente non costituisce una “violazione di una norma di comportamento” ma solo una “inadempienza contrattuale”, che implica unicamente il saldo della tariffa non corrisposta. “In materia di sosta – ricordava il parere – gli unici obblighi previsti dal Codice sono quelli indicati dall’ articolo 157, comma 6, e precisamente l’ obbligo di segnalare in modo chiaramente visibile l’ orario di inizio della sosta, qualora questa sia permessa per un tempo limitato, e l’ obbligo di mettere in funzione il dispositivo di controllo della durata della sosta, ove questo esista; la violazione di tali obblighi comporta la sanzione prevista dal medesimo articolo 157, comma 8, del Codice medesimo”. L’ Anci, l’ associazione dei Comuni italiani, però non ci sta, e sostiene che i Comuni hanno la facoltà di regolamentare la sosta e quindi di sanzionare chi la prolunga oltre l’ orario per il quale ha regolarmente pagato il ticket. “Se la sosta avviene omettendo l’ acquisto del ticket orario – sostiene l’ associazione – si deve necessariamente applicare la sanzione prevista dal Codice della Strada; se invece la sosta si protrae oltre l’ orario per cui è stata pagata la tariffa dovuta, si applicherà la multa prevista dal regolamento comunale”. E tra i due litiganti interviene anche il Codacons, che chiede al ministero dei Trasporti di “spiegare che fine fanno le multe nulle date negli ultimi 60 giorni”, e ritenendo che vadano tutte annullate sta già presentando centinaia di ricorsi per conto degli automobilisti multati e sta studiando anche la possibilità di un’ azione collettiva per il recupero delle somme già versate (per le quali, invece, la Cassazione ha ribadito che non vi è possibilità di rimborso, poiché se si paga pur sapendo che la multa è ingiusta poi non è lecito presentare ricorso). Anche con il Codacons, però, Lupi taglia corto: “Non serve una norma, perché sia il ministero dei Trasporti sia il ministero dell’ Interno hanno verificato che l’ interpretazione della norma è molto chiara e quindi per noi il caso è chiuso. Mi auguro che per una volta non si complichi la vita ai cittadini e le amministrazioni pubbliche facciano il loro dovere”. Per affrontare serenamente la questione, conclude il ministro, servono “un cambio di mentalità e certezza delle regole: ai cittadini chiediamo di rispettare le regole del codice della strada; ai Comuni chiediamo di rispettare le leggi che il codice della strada prevede”. Strisce blu della discordia Per il ministero non si può multare chi prolunga la sosta sulle strisce blu oltre l’ orario per il quale si è pagato, ma i Comuni non ci stanno e sostengono che le contravvenzioni sono legittime. E i consumatori preparano ricorsi.
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