Multe per la festa al resort dei vip «La situazione è sfuggita di mano»
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fonte:
- Gazzetta di Mantova
È partito da Castel Goffredo con il fratello Paolo ed in pochi anni, passo dopo passo, ha creato un piccolo impero gourmet sul Garda fatto di hotel e ristoranti di lusso. Ora Ivan Favalli è finito nella bufera. Il motivo? Un pranzo il giorno di San Silvestro, a Padenghe sul Garda, con oltre cento ospiti e che si è protratto sino alla serata e le cui immagini, di gente che balla e brinda senza mascherina, sono girate sui social e poi sui media nazionali. «La situazione era controllata, tutto in regola – spiega al telefono -. Con la misurazione della temperatura, il registro dei presenti. Due body guard assunti. Ma si trattava di tante persone giovani, che si conoscevano e si è creata una situazione amichevole. Gente ricca, che sarebbe comunque andata a festeggiare da un’altra parte e che non è facile tenere a freno. Qualche bicchiere di troppo e la situazione è sfuggita di mano. Qualcosa ho sbagliato, e non lo rifarei perché il gioco non vale la candela. Ma chi mi conosce sa che non sono certo un delinquente. Tanti messaggi mi accusano, ma in privato in molti mi stanno dando la loro solidarietà». dare la stura nazionale, il rilancio della giornalista Selvaggia Lucarelli, che ha pubblicato le immagini della festa, filtrate nonostante l’invito diffuso dal resort, di non postare sui social le immagini. «Perché noi siamo hotel e ristorante e quindi abbiamo potuto tenere aperto, ma molti colleghi erano chiusi. La situazione dell’hotel è stata pesante quest’anno Ho 50 dipendenti, famiglie alle quali abbiamo anche anticipato soldi. Lo Stato ha dato la libertà di rimanere aperti, noi l’abbiamo fatto, con fatica. Ma se chiude l’hotel io ho altre attività, ma i miei dipendenti no. E penso a loro. Per questo abbiamo sfruttato anche l’opportunità del pranzo del 31 agli ospiti dell’albergo Clienti che conosciamo ed ai quali abbiamo dato l’opportunità di festeggiare. Cosa che però non rifarei». Favalli, dopo le pesanti critiche ricevute, ha risposto sempre sui social con un video, subissato anch’esso di critiche. «Ma non lo tolgo, perché è la mia versione. Che voglio si sappia. Abbiamo peccato forse nel valutare i rischi della situazione, che è sfuggita di mano. nche qualcuno godesse per il nostro infortunio, annuncio non chiuderemo di certo. Anzi. Cinicamente dico che alla fine questa bufera passerà. noi andremo avanti e ci impegneremo ancora di più per dimostrare quanto valiamo e che meritiamo il prestigio che abbiamo». La polizia locale ha nel frattempo annunciato che multerà con una sanzione da 400 euro ciascuno dei 126 partecipanti. Il Codacons ha infine presentato una denuncia alla procura di Brescia.
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